Fazioni palestinesi rifiutano Dichiarazione di Gerusalemme firmata da USA e Israele

Gaza – MEMO. Le fazioni palestinesi hanno categoricamente respinto la “Dichiarazione di Gerusalemme” firmata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal primo ministro israeliano Yair Lapid, sottolineando che rappresenta “un’aggressione” contro il popolo palestinese ed i suoi diritti.

Nella sua dichiarazione dopo la firma di Biden e Lapid sul partenariato strategico tra le due parti, Hamas ha spiegato che l’accordo viene a “consolidare ulteriormente l’approccio di Washington di schierarsi al fianco e sostenere l’aggressione dell’occupazione contro il nostro popolo palestinese e le sue terre islamiche, cristiane ed i luoghi santi, [oltre ad essere] una continuazione dei tentativi sospetti degli Stati Uniti per liquidare la causa palestinese, integrando l’entità sionista alla nostra Ummah [nazione] araba e islamica”.

“Questa dichiarazione esprime l’inclinazione palese ed inaccettabile dell’amministrazione statunitense nei confronti dell’entità sionista e dei suoi programmi d’occupazione. Rende l’amministrazione statunitense un partner nell’aggressione e nel terrorismo dell’occupazione israeliana contro la nostra terra, il nostro popolo e le nostre santità palestinesi”, ha aggiunto.

A sua volta, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina ha considerato l’accordo una continuazione dell’aggressione contro il popolo palestinese ed i suoi diritti nazionali, e ha affermato che offre a Israele maggiore libertà per espandere e approfondire il suo progetto coloniale in Palestina e all’estero.

Ha chiesto “l’escalation di tutte le forme di resistenza” contro le “politiche coloniali e sioniste aggressive”.

Da parte sua, il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina ha affermato che la Dichiarazione di Gerusalemme è un invito aperto a innescare guerre regionali e a rafforzare il ruolo aggressivo di Israele, a scapito degli interessi dei popoli della regione, con il pretesto del “diritto di Israele a difendersi”.

Ha avvertito sulle ripercussioni dei piani di Stati Uniti e Israele per annegare la regione in un “mare di sangue e molti problemi come l’impoverimento, la fame, lo spreco di ricchezza e la distruzione di massa”.

La Dichiarazione di Gerusalemme, documento di quattro pagine, include un impegno statunitense per la sicurezza di Israele e la sua superiorità militare nella regione.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.