Gaza-MEMO. Le sanzioni che vengono imposte sulla Striscia di Gaza dall’Autorità Palestinese fanno parte degli sforzi per costringere i palestinesi ad accettare l'”accordo del secolo” USA, secondo quanto riportato dal quotidiano al-Resalah questo martedì.
Il dirigente di Hamas, Ismail Ridwan, ha dichiarato che “l’ANP deve soddisfare i bisogni umanitari dei palestinesi e sollevare le misure oppressive imposte sulla Striscia che si allineano con l’accordo del secolo”.
Nel frattempo, Talal Abu-Zarifa, membro dell’ufficio politico del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP), ha affermato che le sanzioni dell’Autorità Palestinese “indeboliscono” la “Grande Marcia del Ritorno”.
Parlando con al-Resalah, Abu-Zarifa ha affermato che l’ANP “deve soddisfare le richieste concordate durante la riconciliazione nazionale, rafforzando il principio di partnership, formando un governo d’unità e preparandosi per le elezioni generali”.
Ha chiesto anche di porre fine alla cooperazione di sicurezza con l’occupazione e di lavorare per portare Israele davanti alla Corte Penale Internazionale (CPI) per i suoi crimini e le violazioni contro i palestinesi.
Da parte sua, il leader del Jihad islamico Khader Habib ha dichiarato: “Le sanzioni dell’ANP su Gaza non sono per il bene della nazione e sono imposte al fine di rafforzare l’embargo sui palestinesi di Gaza, per piegarli”, e ha sottolineato che “questo non riuscirà mai a corrompere la volontà palestinese”.
Ci sono “grosse cospirazioni progettate per liquidare la causa palestinese e minare i loro diritti e la ‘Grande Marcia del Ritorno’, che unisce i palestinesi”, ha aggiunto.