Fazioni palestinesi si congratulano con prigioniero rilasciato dopo 40 anni

Ramallah – MEMO. Giovedì, le fazioni palestinesi si sono congratulate con il prigioniero Karim Yunis per il suo rilascio, dopo aver scontato più di quattro decenni nelle carceri dell’occupazione israeliana. Le fazioni hanno rilasciato dichiarazioni indipendenti, che sono state lette dall’agenzia di stampa Safa.

Il Movimento di resistenza islamica Hamas ha sottolineato che durante i suoi anni di detenzione Younis ha intrapreso le forme più impressionanti di sfida, fermezza e pazienza. Il suo esempio, ha affermato Hamas, rimarrà motivo di orgoglio per ogni palestinese e fonte di ispirazione per un’ulteriore fermezza fino alla conquista della libertà e dell’indipendenza.

“Ci uniamo alla famiglia del combattente liberato Karim Younis, alle masse del nostro popolo e agli altri nostri prigionieri nella loro gioia per il suo rilascio”, ha affermato il movimento. “E siamo orgogliosi di fronte ai sacrifici e all’eroismo dei nostri prigionieri liberi e delle nostre coraggiose detenute nelle carceri [israeliane] dell’occupazione”.

Il Comitato centrale di Fatah ha sottolineato che la leggendaria fermezza di Younis costituisce un autentico esempio per tutte le persone libere del mondo che sono determinate a lottare contro l’ingiustizia, la persecuzione ed il razzismo. Ha aggiunto che il tentativo dell’autorità d’occupazione israeliana di impedire qualsiasi celebrazione per il suo rilascio, liberandolo senza preavviso, non avrà successo. I festeggiamenti si terranno, ha insistito, in maniera degna di Younis e degli altri prigionieri.

Secondo il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP), i 40 anni trascorsi da Younis dietro le sbarre mostrano il “fascismo e la criminalità” dello stato d’occupazione e la “complicità” del sistema internazionale.

Il FPLP ha messo in guardia contro qualsiasi escalation israeliana che violi i diritti dei prigionieri palestinesi, a seguito della nomina dell’estremista di destra Itamar Ben-Gvir come ministro, con il potere di imporre ulteriori abusi e repressione. “Qualsiasi attacco o escalation israeliana contro i prigionieri equivarrebbe a un’esplosione dell’intera situazione”, ha spiegato.

Anche un portavoce del Movimento del Jihad islamico in Palestina, Tariq Selmi, si è congratulato con Karim Younis, la sua famiglia, gli amici, i compagni ed i palestinesi nei Territori occupati ed in tutta la Palestina. “La lotta non si fermerà fino alla fine dell’occupazione, alla liberazione della nostra terra e al ritorno dei nostri rifugiati […] alle loro case”.

I Comitati di resistenza popolare hanno sottolineato che la questione dei prigionieri è uno dei “doveri più vincolanti” per il popolo della Palestina occupata. “Non ci fermeremo fino a quando tutti i prigionieri non torneranno all’abbraccio delle loro famiglie […], indipendentemente dai sacrifici necessari”.

Ciò ha fatto eco alla dichiarazione rilasciata da Zaher Jabarin, membro dell’ufficio politico di Hamas. “La gioia del nostro popolo per il rilascio di Younis rimane incompleta fino a quando la gioia più grande non sarà raggiunta, liberando tutti i nostri eroi che rimangono dietro le sbarre dell’ingiustizia e dell’oppressione israeliana. La resistenza manterrà la sua promessa di lavorare giorno e notte fino a quando tutti i prigionieri non saranno liberati”.