Secondo i dati pubblicati da Circolo del Prigioniero, il numero delle persone arrestate a Hebron dall’inizio dell’anno arriva a 220, tra cui 45 bambini.
Secondo la testimonianza di 11 arrestati, le forze di occupazione hanno fatto ricorso a violazioni di tutti i tipi durante le operazioni di arresto, abbattendo le porte delle case, rinchiudendo tutti i membri della famiglia in un’unica stanza, confiscando i beni degli arrestati, distruggendo, nel corso dei rastrellamenti, i mobili delle abitazioni, aggredendo i familiari con percosse, ricorrendo a cani addestrati, utilizzando tecniche di intimidazione psicologica, sparando proiettili che hanno colpito il cittadino palestinese Hassan Muhammad Haddad prima che le forze di occupazione lo arrestassero.
In un comunicato inviato a Quds Press, il Circolo del ha spiegato che la percentuale degli arresti amministrativi di Hebron risulta la più elevata tra le province nel mese di febbraio: il numero dei prigionieri amministrativi di Hebron, contro i quali sono stati emessi mandati di arresto amministrativo, arriva infatti a 45.
Il Circolo ha dichiarato che tra gli arrestati figurano 10 malati e 25 studenti di diverse età.
L’occupazione continua a rubare i soldi del popolo palestinese attraverso le cosiddette sanzioni pecuniarie: le ammende comminate a fine febbraio dai tribunali israeliani ai detenuti della provincia di Hebron ammonta a un totale di 38.000 shekel, secondo il monitoraggio del Circolo del Prigioniero.
Traduzione di Federica Pistono