Fiera del Libro di Torino, Forum Palestina: ‘Ripensamenti tardivi del dott. Picchioni. La ‘zona rossa’ è una loro responsabilità’.

Fiera del Libro di Torino. Il Forum Palestina "Ripensamenti tardivi del dott. Picchioni. La "zona rossa" è una loro responsabilità".
 
(RCA). – Torino 5/5/08 . "E’ singolare come in queste ore la direzione della Fiera del Libro si stia affannando a proporre ponti e spazi che fino a oggi non sono stati nei ragionamenti e nelle priorità di chi ha voluto organizzare l’edizione di quest’anno come evento politico a sostegno di Israele e della sua strategia di "politicidio dei palestinesi". E’ quanto afferma in una nota il Forum Palestina. "La Questura torinese, messa sotto pressione dalla lobby israeliana in Italia, ha vietato gli spazi esterni al Lingotto per il gazebo organizzato dal coordinamento Free Palestine come punto di informazione e controinformazione per i visitatori della Fiera e i cittadini torinesi. Nei fatti è stata creata una "zona rossa" che impedisce qualsiasi iniziativa di espressione nei dintorni della Fiera. Di cosa avevano paura? Di qualche volantino distribuito ai passanti e ai visitatori? Dei pannelli di una mostra sulla Nakba palestinese? Di alcuni film proiettati all’aperto sulla drammatica realtà della Palestina che è stata occultata dalla gestione della Fiera del Libro". Il Forum Palestina rinvia al mittente la proposta del dott. Picchioni di mettere uno stand sulla palestina dentro la Fiera. "E’ un ripensamento tardivo. Hanno avuto almeno tre mesi di tempo per rivedere la concezione e l’organizzazione della Fiera. Decine di intellettuali ed anche un gruppo di editori aveva chiesto con diversi appelli un ripensamento che non c’è stato. Prima volevano far entrare gli scrittori palestinesi dalla porta di servizio, oggi offrono alle associazioni di solidarietà con i palestinesi un contentino. Adesso hanno creato la zona rossa e se ne devono assumere la piena responsabilità". (MS)

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