Film blasfemo, gli islamisti in Egitto chiedono di portare il caso dinanzi alla Corte internazionale

Il Cairo – InfoPal. Alcuni movimenti islamisti in Egitto, tra cui il gruppo della Fratellanza Musulmana, e il suo partito politico Libertà e Giustizia, i salafiti e i jihadisti, hanno manifestato l’intenzione di portare il caso del film blasfemo sul profeta Muhammad davanti ai tribunali internazionali e alla Corte europea dei diritti dell’Uomo. D’altro canto, il fronte salafita ha chiesto di emanare una fatwa (parere giuridico) che legittimi l’assassinio di chiunque offenda il profeta.

Nader Bakkar, portavoce del partito salafita an-Nur, ha chiesto di portare il caso davanti ai tribunali internazionali, e perseguire legalmente, attraverso la Corte europea dei diritti dell’Uomo, chiunque abbia offeso l’Islam.

In una dichiarazione rilasciata a Quds Press, il portavoce ha citato un caso in cui la Corte europea aveva vietato la trasmissione di un film che oltraggiava Cristo in Austria. Nonostante gli appelli contro tale decisione, essa aveva ribadito che le libertà non possono intaccare la sacralità delle religioni e delle credenze.

Bakkar ha sottolineato la necessità di seguire le vie legali per evitare perdite umane come è accaduto in Libia. Egli ha sottolineato che le risoluzioni dell’Onu e dei Paesi occidentali criminalizzano chi offende le credenze religiose, e ha chiesto di “prendere una decisione ufficiale che confermi il loro rispetto per il diritto internazionale”.

Khalid Saeed, portavoce del fronte salafita, ha dichiarato che il suo movimento “concorda pienamente con la decisione di accedere ai tribunali internazionali”, e ha sottolineato: “Noi rispettiamo le costituzioni e le leggi del mondo; rispettiamo le credenze dei non musulmani, ma loro (gli occidentali) non hanno rispettato le credenze nostre, e le hanno oltraggiate in modo inaccettabile”.

Egli ha aggiunto: “Appoggiamo tutte le forme di protesta intraprese, qualsiasi esse siano – dalle manifestazioni, alla persecuzione legale, o a qualunque azione serva a difendere il profeta”.

Il “Movimento popolare per l’indipendenza di al-Azhar” si è appellato al suo presidente, Ahmed at -Tayeb, perché presenti all’Onu una bozza di legge che vieta il vilipendio alle religioni.