Fischer ammette la relazione tra il voto all’Onu e la possibilità di un crollo economico

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Il Governatore della Banca centrale di Israele, Stanley Fischer, ha  affermato che “sebbene non lo siano per Israele, per la parte palestinese, gli scambi commerciali tra Tel Aviv e Ramallah restano fondamentali”.

Nel corso di una conferenza sulla cooperazione economica e civile regionale, Fischer ha affermato che “le infrastrutture palestinesi continuano ad essere poco sviluppate proprio perché 'finora i palestinesi si sono rifiutati di instaurare relazioni pacifiche con lo Stato di Israele'”.
Inequivocabili in quest'ultimo particolare, il riferimento al prossimo voto per lo Stato palestinese in sede Onu.

Prima di queste dichiarazioni, altri funzionari israeliani avevano lanciato moniti, di natura economico-finanziaria, all'Autorità palestinese (Anp).

Per Fischer, la mossa turca, con l'espulsione dell'ambasciatore israeliano e la sospensione degli accordi con Israele, è giustificata dalla crescita della produzione turca sul mercato europeo.

In questi cambiamenti, il responsabile della Banca di Israele si è detto consapevole di dover accoglierne pure nell'ambito delle relazioni economiche produttive di Israele nella regione. Per Fischer gli aspetti politici derivanti dal voto di questo mese potrebbero determinare importanti perdite economiche.

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