Fondazione di Gerusalemme: fervono i tentativi per ebraicizzare al-Aqsa e alterare la storia

scavi buraqAl Quds (Gerusalemme)-InfoPal. “I tentativi di falsificare i reperti e alterare il patrimonio islamico e arabo di Gerusalemme, attuati dai vari tentacoli dell’occupazione, e in testa l’Autorità per le Antichità di Israele, sono delle macchinazioni, prive di alcun fondo di verità, che mirano a ribaltare la realtà sul terreno”. Lo afferma una fondazione palestinese specializzata nel monitoraggio delle violazioni israeliane commesse nei luoghi santi islamici dei territori occupati.

La Fondazione al-Aqsa per il patrimonio e i beni religiosi ha fatto riferimento all’annunciato ritrovamento di una medaglia d’oro con su incisa una Menorah ebraica, risalente al periodo bizantino, ritrovata per la prima volta nei palazzi degli Omayyadi, a soli 50 metri dal muro sud della moschea di al-Aqsa, che secondo le rivendicazioni israeliane sarebbe legata direttamente all’epoca del Tempio.

In un comunicato stampa diramato martedì 10 settembre, la fondazione ha dichiarato che le campagne condotto dagli archeologi appartenenti all’Autorità per le Antichità di Israele sono “pretestuose e politicizzate”. “Dietro alle campagne e gli scavi effettuati nella zona dei palazzi degli Omayyadi, adiacenti alla moschea di al- Aqsa, e nell’area di Wadi Hilweh -dove sorge l’avamposto coloniale denominato, Centro visitatori della Città di Davide- si cela l’obiettivo di dimostrare l’esistenza di un presunto patrimonio ebraico nella città Santa e confermare la versione che vorrebbe l’antica presenza del Tempio sotto alle fondamenta di al-Aqsa”, si legge nel comunicato.

La Fondazione ha sottolineato che “attualmente si assiste ad una feroce campagna condotta dall’occupazione per alterare la storia e falsificare il patrimonio nell’area di al-Aqsa”. “Ciò che è stato annunciato in una conferenza organizzata dal Centro visitatori della Città di Davide, riguardo all’esistenza di reperti archeologici sui quali sono incise lettere ebraiche risalenti ad antichi periodi storici, sono delle fabbricazioni che mirano a cancellare il patrimonio arabo e islamico e promuovere la versione che affermerebbe l’esistenza di un presunto Tempio”, ha aggiunto.

Dal canto suo, il ricercatore presso la fondazione palestinese, Abdel Razzak Matani, ha affermato che i tentativi degli archeologi israeliani di affermare un diritto storico su Gerusalemme e nelle vicinanze della moschea di al-Aqsa, “sono fragili, senza alcun valore e non possono essere adottati come verità storiche, in quanto sono condotti dall’amministrazione israeliana che cerca, a sua volta, di imporre il proprio controllo e sovranità, con tutte le sue forze, sull’area in questione. Di conseguenza -aggiunge il ricercatore- i risultati degli scavi non potevano che essere pilotati per raggiungere l’obiettivo di affermare la sovranità israeliana. Dunque, gli stessi lavori di scavo sono privi di alcuna obiettività”.

Ha proseguito: “Coloro che sovraintendono i lavori di scavo e esplorazione nei pressi della moschea di al-Aqsa sono le persone più entusiaste per l’ideologia sionista. Esse hanno servito questa ideologia e alcuni di loro hanno supervisionato la più grande operazione di ebraicizzazione nella storia, effettuata nei palazzi degli Omayyadi. È evidente come alcuni personaggi sfruttino l’archeologia per cercare, insistentemente, di far valere la versione della Torah. E ciò è stato confermato perfino dai ricercatori israeliani”.

Matani ha concluso che “l’establishment israeliano sta cercando di realizzare, sul terreno, una storia inventata e affermare la sua presunta versione. Quindi, non sorprende affatto che esso possa introdurre tali reperti per considerarli delle, prove, a sostegno della sua versione”. Ha anche riferito che il campo dell’archeologia, soprattutto a Gerusalemme, è diventato terreno fertile per la contraffazione di reperti storici, e che “i siti di scavo sono oramai colmi di falsi reperti che spesso portano disegni e incisioni ebraiche, a sostengono delle versioni israeliane, ma che presto, la loro infondatezza viene rivelata, dopo aver raggiunto il loro obiettivo”.