Fonte ufficiale palestinese: Israele ha trasformato Gaza in un campo di sperimentazione per armi vietate a livello globale

Gaza-InfoPal. Il ministero della Salute di Gaza ha accusato lo Stato ebraico di usare armi non convenzionali, incendiarie e proibite dalle Convenzioni internazionali.

Il ministero ha sottolineato gli effetti devastanti di tali armi sui corpi delle vittime, che sembrano essere diventati un campo di prova per queste armi.

Dalla serata di sabato 13 ottobre, cinque palestinesi sono stati uccisi, e altri sono rimasti feriti in una serie di raid sulla Striscia di Gaza, tra le vittime vi sono Hisham al-Sa’aidni,di 43 anni, capo del Consiglio della Shura dei mujahidin (un raggruppamento di fazioni salafite jihadiste di Gaza), e un suo assistente. 

Ashraf al-Qadra, portavoce del ministero della Salute palestinese di Gaza ha dichiarato:”L’occupazione persiste nell’utilizzo di armi non convenzionali contro i cittadini di Gaza, essa ne ha fatto uso in passato e continua tuttora”. 

Ha poi aggiunto: “Le tipologie delle ferite, curate negli ospedali della Striscia di Gaza in seguito agli attacchi israeliani, provano che l’occupazione ha usato armi incendiarie e non convenzionali, vietate a livello internazionale. Ciò si evince dai corpi delle vittime, che arrivano negli ospedali di Gaza con ustioni di grandi dimensioni e amputazioni in molte parti del corpo, oltre alle lacerazioni dei tessuti interni delle vittime. Tutto ciò dimostra che vi è un uso eccessivo della violenza contro i civili di Gaza, e che l’occupazione rappresaglia deliberatamente le aree popolate per aumentare il numero delle vittime tra i civili”. 

Egli ha sottolineato che i raid aerei, effettuati dall’occupazione israeliana in diverse zone della Striscia di Gaza, hanno provocato più morti che feriti: si tratta di cinque deceduti e quattro feriti gravi. Inoltre ci sono molti casi di amputazione di arti sia tra le vittime che tra i feriti, ciò dimostra un uso eccessivo della violenza. 

Il portavoce palestinese si è appellato alla comunità internazionale, con tutte le sue organizzazioni umanitarie, di soccorso e dei diritti umani perché si assumano le loro responsabilità nello “spingere Israele a tenere a freno il suo comportamento disumano contro i civili inermi di Gaza. E perseguire legalmente in tutte le sedi internazionali, come criminali di guerra, gli ufficiali e i soldati israeliani che considerano la Striscia di Gaza come un campo di sperimentazione, utile e pratico per mettere alla prova le loro esperienze militari e le loro armi pericolose ai danni dei bambini, le donne e gli anziani palestinesi”.