Fonti americane, Israele dietro l’attacco aereo contro convoglio di camion in Sudan.

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(Fonte Maan News). Mercoledì scorso, dirigenti americani hanno rivelato al New York Times che aerei da guerra israeliani hanno bombardato, in territorio sudanese, un convoglio di camion diretto alla Striscia di Gaza.

Secondo le fonti americane, l’attacco aereo sarebbe avvenuto lo scorso mese di gennaio allo scopo di fermare il flusso di armi ad Hamas durante l’aggressione israeliana contro la Striscia. Da parte israeliana non vi è stata conferma o smentita dell’attacco.

Stando a quanto riferito dai vertici americani, Israele avrebbe in effetti attaccato il convoglio, uccidendo almeno 40 africani. Altre stime parlano invece di 800 vittime.

Secondo i responsabili sudanesi che si occupano del caso, l’offensiva si sarebbe svolta in una remota regione orientale del Sudan, mentre il New York Times parla di un’area vicina a Port Sudan, da dove le armi vengono comunemente contrabbandate attraverso il paese.

Il portavoce sudanese Rabie A. Atti ha riferito che il numero delle vittime è ben oltre 39, come è stato comunemente riportato fin dall’alba di ieri, quando l’aggressione è venuta alla luce. Nell’attacco sono rimaste uccise più di 100 persone.

Atti ha inoltre negato che il convoglio trasportasse armi: “Ho sentito di questa accusa, ma non è vera. È stato un genocidio commesso dalle forze americane”. Alla domanda del New York Times su come facesse a sapere che si trattava di forze americane, Atti ha risposto: “Non facciamo differenza tra Stati Uniti e Israele. Sono un tutt’uno”.

I dirigenti americani hanno tuttavia smentito ogni coinvolgimento in questo attacco. Per bocca del portavoce Vince Crawley, hanno fatto sapere che “l’esercito americano non ha condotto alcun attacco aereo, né sparato missili, né intrapreso alcuna operazione militare in terra sudanese o intorno a essa fin dall’ottobre 2008, da quando cioè il US African Command è divenuto formalmente responsabile delle operazioni militari americane in Africa”.

 

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