Forze armate israeliane radono al suolo 4 negozi a Silwan

Gerusalemme-Ma’an. Martedì 28, bulldozer israeliani hanno demolito quattro negozi di palestinesi nella zona di Silwan, nella Gerusalemme Est, secondo quanto riferiscono fonti locali.

Le forze armate israeliane hanno fatto irruzione con le ruspe a Silwan nelle prime ore dell’alba, radendo al suolo negozi ed edifici appartenenti a Khalil al-Abbasi e Iyad al-Abbasi.

Khalil al-Abbasi ha raccontato all’agenzia stampa Ma’an che le truppe israeliane hanno saccheggiato e distrutto, dopo averne buttato fuori le merci, i suoi due negozi nel quartiere di Ayn al-Lawza, l’unica fonte di guadagno della sua famiglia. In un secondo momento, Iyad al-Abbasi ha riferito che i soldati hanno messo a soqquadro e demolito senza alcun preavviso negozi e due ambienti di sua proprietà, nell’area di Ayn al-Foka.

Silwan è uno dei tanti circondari palestinesi della Gerusalemme Est occupata, che vede gli insediamenti israeliani aumentare a costo della demolizione delle case dei palestinesi, e dello sfratto dei rispettivi abitanti. Secondo quanto riportato dall’associazione umanitaria israeliana ACRI, mentre i cittadini ebrei si impossessano degli edifici locali con l’aiuto delle forze armate, le politiche di governo rendono quasi impossibile per i residenti palestinesi ottenere i permessi per costruire.

Quest’anno, stando ai dati forniti dall’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, ad oggi ben 19 abitazioni sono state rase al suolo nella Gerusalemme Est occupata, lasciando 13 palestinesi senza dimora; negli ultimi dodici anni, invece, sono state circa 570 le case demolite, per un totale di 2128 palestinesi sfollati.

Traduzione di: Daniela Aronica