Fotografa colpita da un proiettile di gomma durante una protesta in Cisgiordania

Nabi Saleh – Ma’an. Di Sheren Nassir. Venerdì i soldati israeliani hanno sparato, ferendola, ad una fotografa con un proiettile di gomma durante una protesta a Nabi Saleh.

Circa 60 manifestanti hanno marciato attraverso Nabi Saleh, vicino a Ramallah, bruciando pneumatici per bloccare la strada principale. I soldati hanno affrontato i manifestanti a piedi, lanciando gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Una fotografa, che stava lavorando per l’organizzazione israeliana B’Tselem, è stata colpita alla gamba da un proiettile di acciaio rivestito di gommasecondo quanto riferito da un giornalista di Ma’an. È stata portata subito all’ospedale di Tel Aviv. Altre due persone sono state colpite da lacrimogeni e un uliveto ha preso fuoco.

Una portavoce militare israeliano ha detto che circa 80 palestinesi avevano scagliato sassi contro le forze di sicurezza. Ha dichiarato a Ma’an che i soldati hanno risposto con “mezzo di dispersione antisommossa”, ma ha aggiunto che non sono stati sparati proiettili di gomma.

Martedì scorso, le forze israeliane hanno sparato a fuoco vivo contro un giovane di 22 anni, Mahmoud Tamimi, durante una protesta nel villaggio. Il giovane ha poi subito un intervento chirurgico ed ora è in condizioni stabili in ospedale, così hanno dichiarato i suoi parenti a Ma’an venerdì.

Un portavoce militare israeliano ha affermato che i soldati avvertivano un “pericolo imminente alla loro vita” durante la protesta di martedì dopo che i manifestanti avevano lanciato pietre e pneumatici in fuoco verso di loro. Ha detto che i soldati “hanno sparato verso un fomentatore principale, registrando un unico colpo”.

Dal 2009 i residenti di Nabi Saleh e gli attivisti internazionali hanno protestato ogni venerdì contro l’annessione di terre da parte di Israele.

Dal 1977 la metà dei terreni agricoli di Nabi Saleh è andata persa in quanto aggiunta agli insediamenti israeliani.

Traduzione a cura di Erica Celada