Fotoreporter palestinese colpito all’occhio dall’esercito israeliano

Memo. Sabato scorso un fotoreporter palestinese è stato colpito all’occhio dall’esercito israeliano durante gli scontri che sono scoppiati in Cisgiordania, nella città di Nablus.

Nedal Eshtayah, un fotoreporter che lavora per la cinese Xinhua press agency e per l’agenzia palestinese Safa, è stato colpito da una pallottola di gomma all’occhio sinistro e portato in un ospedale di Nablus per ricevere assistenza medica.

“La palpebra di Eshtayah è stata lesa, causando rigonfiamento al suo occhio sinistro”, ha dichiarato una fonte medica anonima alla Anadolu Agency.

Ha inoltre riferito che il fotoreporter ha ricevuto cure mediche presso l’ospedale dopodiché è stato dimesso ed è tornato a casa.

Eshtayah ha dichiarato alla Anadolu Agency che una pallottola di gomma ha perforato il vetro della sua maschera antigas, colpendo il suo occhio.

“L’esercito [israeliano] ha aperto il fuoco in modo massiccio contro i contestatori ed il personale dei media”, ha aggiunto.

Le truppe dell’esercito israeliano si sono scontrate sabato con decine di Palestinesi nel sud di Nablus, durante una marcia per la commemorazione del 67° anniversario dal giorno della Nakba.

I Palestinesi hanno ricordato l’anniversario con marce e manifestazioni a partire da venerdì.

Il 15 maggio di ogni anno i Palestinesi commemorano il giorno della Nakba – quando lo stato di Israele fu fondato – per riaffermare il loro diritto al ritorno sulla terra dalla quale i loro progenitori furono sfollati con la forza dai gruppi sionisti nel 1948.

Il termine Nakbacatastrofe  in arabo – viene usato dai Palestinesi per indicare la loro espulsione in massa e il dislocamento dalle loro case e terre ancestrali della Palestina nel 1948.

Gli ebrei commemorano la stessa occasione come il giorno dell’indipendenza di Israele.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi