Fplp-Comando Generale: il vertice di Doha è la conclusione del progetto israelo-americano contro la Siria

Ramallah – Quds Press. Il Comando Generale del Fronte Popolare per la liberazione della Palestina ha attaccato il Vertice arabo, inaugurato martedì 26 marzo nella capitale del Qatar, Doha.

Il Fronte Popolare afferma infatti “che il vertice non è al servizio degli interessi delle nazioni arabe, e, in primo luogo, della questione palestinese”.

Il Responsabile del Fronte popolare in Cisgiordania, Husam ‘Arafat, ha riferito, in una dichiarazione rilasciata a Quds Press lunedì 25 marzo, che “il vertice di Doha persegue obiettivi politici che non sono al servizio, in nessun caso, delle questioni nazionali arabe”, chiarendo che “nella presentazione degli argomenti all’ordine del giorno al vertice, la questione principale consiste nel completamento del progetto israelo-americano che si riferisce alla questione siriana”.

‘Arafat aggiunge: “Questo vertice lavorerà per organizzare un’opposizione armata, al fine di prolungare l’indebolimento della Siria e la distruzione di ciò che resta di quel Paese, che ha assunto i caratteri di un luogo geo-politico che ostacola l’attuazione dei piani occidentali sull’area”.

Il Comando Generale del Fronte popolare, sostenitrice del presidente siriano Bashar al-Asad, l’Autorità palestinese e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina reclamano una rappresentanza, allo scopo di “prendere le distanze da qualsiasi piano contro la Siria e di rifiutare qualunque progetto che si sviluppi contro la Siria nelle stanze chiuse del vertice”.

Prosegue ‘Arafat: “L’Autorità e l’Organizzazione sono contrarie alla ripetizione dei gravi errori politici del passato, quando l’Anp aveva votato in favore della sospensione dei membri siriani della Lega Araba”.

‘Arafat insiste sulla necessità che “l’Autorità palestinese metta in luce la crisi del campo palestinese di al-Yarmuk, per uscire dalla situazione generalizzata, ancora in attesa di essere discussa, in cui restano i campi palestinesi in Siria.

Sottolinea, inoltre, l’urgenza di un invito agli Stati che finanziano e sostengono l’opposizione armata a interrompere l’aiuto e ad agire per trovare un accordo fra i gruppi palestinesi, al fine di espellere gli occupanti armati del campo e consentire il ritorno dei profughi”.

‘Arafat condanna il fatto che i ministri degli Esteri arabi abbiano preso la posizione di offrire un seggio ufficiale alla Siria dell’opposizione, nel quadro di un pericoloso cedimento delle fondamenta giuridiche e politiche su cui poggia la Lega Araba fin dalla sua fondazione, negli anni Quaranta del secolo scorso.

‘Arafat conclude mettendo i guardia da “qualsiasi tentativo di far passare di far passare nuovi piani volti a introdurre trattative sulla questione palestinese, trattative che tocchino in modo diretto i diritti nazionali palestinesi, primo fra tutti il diritto al ritorno dei profughi alle loro case, al fine di compiacere il desiderio espresso dal presidente americano Barack Obama nella sua ultima visita nell’area”.

Traduzione per InfoPal a cura di Federica Pistono