MEMO. Domenica, un membro dell’ufficio politico del Fronte popolare per la liberazione dei palestinesi (FPLP) ha riferito che le sanzioni dell’Autorità Palestinese sulla Striscia di Gaza “sono disastrose”, secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa Shehab. Parlando a Shehab, Mariam Abu Dagga ha insistito sul fatto che le sanzioni “devono essere revocate” il prima possibile.
Ha aggiunto che gli stipendi dei dipendenti pubblici a Gaza devono essere pagati e tutte le decisioni del presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, sulle nomine dei giudici “devono essere” annullate.
Il funzionario del FPLP ha affermato che la Corte elettorale deve essere costituita molto presto per garantire che non ci siano ostacoli in vista delle elezioni. Ha anche sottolineato l’opinione che l’OLP rappresenta 13 milioni di palestinesi all’interno della Palestina e nella diaspora, quindi il suo presidente non dovrebbe essere la stessa persona del presidente dell’ANP.
Il FPLP, ha sottolineato Abu Dagga, avrebbe voluto vedere un dialogo nazionale globale e il riassetto delle istituzioni palestinesi prima del decreto elettorale. Criticando la mancanza di rispetto dell’ANP per le raccomandazioni formulate alla conferenza dei segretari generale tre mesi fa, ha sottolineato l’importanza di avere una leadership nazionale che rispetti le ambizioni e i diritti palestinesi.
“Abbiamo bisogno di un processo democratico trasparente basato sui risultati della comprensione nazionale”, ha concluso Abu Dagga. “Ciò richiede una discussione di tutte le questioni in sospeso e un accordo su un codice di condotta nazionale che garantisca il rispetto dei risultati delle elezioni, qualunque essi siano”.
(Foto: sostenitori palestinesi del Fronte popolare per la liberazione della Palestina -FPLP- prendono parte a una manifestazione a sostegno della riconciliazione palestinese, a Gaza, il 10 ottobre 2017 [Mohammed Asad/Apaimages]).