Fplp: l’occupazione continua a colpirci perché siamo con la resistenza

Gaza-InfoPal. Imad Abu Rahma, membro del Comitato Centrale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), ha affermato che Israele continua a bersagliare direttamente i membri e i sostenitori del Fronte, nonché le sue infrastrutture, come le sedi e gli uffici, perché “il Fplp è fermo sulle proprie posizioni, cioè si rifiuta di aderire al processo politico e insiste sulla lotta armata contro l’occupazione”. 

Venerdì 28 dicembre, in alcune dichiarazioni rilasciate alla Radio Sawt al-Sha’b (Voce del Popolo), il leader palestinese ha reso noto che le aggressioni israeliane contro il suo movimento sono permanenti. Egli ha affermato che alcune informazioni diffuse dallo Shabak (l’Intelligence interna israeliana), tramite i media sionisti, riferiscono dell’arresto di una cellula appartenente al Fplp, i cui membri stavano progettando di rapire dei soldati israeliani per scambiarli con i detenuti palestinesi, e in particolare, con il leader Ahmed Saadat. 

Per quanto riguarda l’eventualità di una terza Intifada, Abu Rahma ha affermato che “la rivolta potrebbe scatenarsi non solo dalla Cisgiordania ma anche da Gaza. E ciò a causa del perpetuarsi dello stato di occupazione, dei continui comportamenti ostili israeliani contro i palestinesi, del proseguirsi delle attività coloniali e dei sequestri dei terreni, oltre ai progetti volti all’ebraicizzazione di Gerusalemme e all’assedio imposto sulla Striscia di Gaza. A questo si aggiunge al permanere dello stato di divisione interna palestinese, per il quale non si intravede alcuna via d’uscita a livello politico”.