Fplp: riprendere i negoziati con l’occupazione è un suicidio politico

Gaza-InfoPal. Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) ha espresso la propria contrarietà alla ripresa dei negoziati bilaterali tra palestinesi e israeliani “sulla base dei pareri e suggerimenti personali di John Kerry, segretario di Stato Usa”.

In un comunicato stampa, il Fronte ha affermato che il ritorno ai negoziati, senza attenersi al quadro dell’Onu e alle sue risoluzioni pertinenti, “equivale a un suicidio politico, che darebbe mano libera all’occupazione, e al governo formato dagli ultra-estremisti, per commettere i peggiori crimini contro l’individuo palestinese, la sua terra e i suoi luoghi Santi”.

Ha anche esortato la leadership dell’Autorità palestinese (Anp) ad aderire a tutte le organizzazioni internazionali, il Tribunale penale internazionale compreso, nonché alla Convenzione di Ginevra, “senza sacrificare i diritti garantiti dalla legge internazionale, per delle inutili trattative o scommesse, che hanno dimostrato ripetutamente il loro fallimento”.

L’Fplp ha ritenuto che “è giunto il momento di riordinare la situazione interna palestinese”, avvertendo tutte le parti interessate che “la politica della riluttanza e procrastinazione nell’attuazione dell’accordo di riconciliazione, in attesa che la situazione araba si stabilizzi, si è dimostrata inutile e dannosa per tutti”.

Ha dichiarato: “Un fronte palestinese unito è sempre stato la base per la stabilità, la coesione, l’unità e la solidarietà di fronte all’occupazione e ai suoi piani ostili al nostro popolo e alla nostra nazione. Esso ha rappresentato la leva su cui poggiano gli sforzi atti a proteggere il nostro popolo e i suoi diritti, la nostra fermezza nazionale e la solidarietà mondiale da parte delle persone libere e oneste di tutto il mondo”.

Le proposte di Kerry hanno trovato la loro strada per la ripresa dei negoziati tra l’Anp e lo Stato ebraico, e le prossime ore potrebbero portare all’annuncio della loro ripresa.