Fratellanza musulmana in Egitto: il Mossad dietro gli attacchi nel Sinai

Ma’an. La Fratellanza musulmana in Egitto ha dichiarato lunedì che l’attacco alla stazione di polizia nel Sinai, in cui 16 poliziotti sono stati uccisi, “può essere attribuita al Mossad”, un’accusa velocemente liquidata da Israele.

Nel loro website, la Fratellanza musulmana ha dichiarato che il Mossad, l’agenzia di intelligence israeliana, sta cercando di far fallire la rivolta egiziana che ha rovesciato il presidente Hosni Mubarak l’anno scorso e che è “imperativo rivedere le clausole” dell’accordo tra Egitto e Israele.

“Questo crimine può essere attribuito al Mossad, che sta cercando di far fallire la rivoluzione dall’inizio, e la prova di ciò è che ha dato istruzioni ai suoi cittadini sionisti nel Sinai di partire immediatamente qualche giorno prima (dell’attacco, ndr)”.

“Esso rivela anche il fatto che le nostre forze nel Sinai non sono sufficienti per proteggere l’area e i nostri confini, cosa che rende imperativo rivisitare le clausole negli accordi tra noi e l’entità sionista”, ha affermato il movimento.

L’Egitto ha etichettato gli armati islamisti dietro l’attacco come “infedeli” e lunedì ha promesso di usare la mano pesante a seguito del massacro che ha intaccato i legami del Cairo sia con Israele sia con i palestinesi.

Israele ha negato ogni coinvolgimento nell’attacco e ha liquidato l’accusa della Fratellanza come “insensata”.

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