Freedom Flotilla per Gaza: la Conferenza stampa all’OdG

Roma – InfoPal. Alla fine, il coraggio del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti e la libertà di informazione hanno avuto la meglio sui tentativi di censura della Conferenza stampa sulla Freedom Flotilla e sugli attacchi lanciati da alcuni giornalisti in questi giorni (http://www.openjournalist.com/politica/politica-estera/la-seconda-giovinezza-di-iacopino-con-la-flottilla-per-gaza/; http://www.fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=6&Id=2481).

La Conferenza stampa si è svolta come previsto alle 11 di questa mattina, e si è chiusa alle 13,30. La sala era affollata di giornalisti delle grandi e piccole testate e agenzie italiane e straniere, e di rappresentanti della coalizione internazionale della Freedom Flotilla 2.

Ha aperto gli interventi il presidente Iacopino, che ha rimandato al mittente le accuse rivoltegli da alcuni colleghi: “Non siamo gli armatori di Hamas, né fiancheggiatori dei terroristi palestinesi (…) Cessino le polemiche e prevalga la voce di coloro che sognano la pace”.

Dopo la presentazione del libro “'Verso Gaza. In diretta dalla Freedom Flotilla'”, scritto dal direttore di InfoPal, Angela Lano, giornalista a bordo della prima Freedom Flotilla salpata a maggio di quest'ano, i rappresentanti dell’organizzazione internazionale della Freedom Flotilla – Free Gaza Movement, European Campaign to End the Siege on Gaza, IHH, Ship to Gaza Sweden, Ship to Gaza Greece e International Commitee to End the Siege on Gaza – hanno annunciato per la primavera del 2011 la partenza della seconda flotta umanitaria, che vedrà coinvolte oltre 20 nazioni e altrettante imbarcazioni –  tra cargo e passeggeri.

La coalizione italiana della FF, cui hanno aderito diverse decine di movimenti e associazioni e centinaia di cittadini – parteciperà con una nave che porterà il nome di Stefano Chiarini, defunto giornalista del Manifesto molto impegnato nell’informazione e nel sostegno dei diritti del popolo palestinese.

A rappresentare la Freedom Flotilla internazionale c’erano una ex colonnello dell’esercito statunitense ed ex ambasciatrice, Ann Wright, della Uss boat to Gaza, nonché membro della prima flotilla assaltata da Israele il 31 maggio scorso in acque internazionali; Dror Feiler, israeliano residente in Svezia e membro della Swedish boat to Gaza (anche lui a bordo della prima freedom flotilla); Huwweida Arraf, palestinese con cittadinanza israeliana, del Free Gaza movement; Mohammad Hannoun, presidente dell’Api, Associazione dei palestinesi in Italia, e membro della European Campaign to end the siege on Gaza; Mazen Kuheil, della European Campaign; Germano Monti e Mila Pernice, della coalizione italiana; Huseyin Oruc, della Ihh (Insani Yardim Vafki); Vangelis Pisias, della Greek Ship to Gaza, e un'attivista della French boat to Gaza.

Tutti i relatori hanno ribadito che la flotta ha scopi umanitari legittimi e pacifici e si sono detti pronti a sfidare gli ostacoli che Israele opporrà alla partenza e al viaggio della missione. Al proposito, Huwaida Arraf ha affermato: “Il tentativo dello Stato ebraico di intimidazione e di fermare una impresa umanitaria di una società civile a favore di un altra società civile, di un popolo verso un altro popolo, è fallito”.

Germano Monti, uno dei coordinatore di Freedom Flotilla Italia, ha sottolineato la necessità di un intervento dello Stato italiano per la tutela dell’incolumità degli attivisti: “Poiché già ci stiamo sostituendo ai vari governi nel difendere la legalità internazionale contro il blocco israeliano, dichiarato ufficialmente illegale, che almeno essi intervengano presso Israele per proteggere i membri a bordo della Flotilla”.

Mohammad Hannoun, da parte della Coalizione internazionale, ha proposto tutti i giornalisti italiani a presenziare e ispezionare il carico delle navi, in modo che si possano rendere conto di cosa esse trasporteranno, e ha spiegato che la flotilla si finanzia, in modo trasparente, attraverso le donazioni dei cittadini.

Huseyin Oruc, vice presidente di Ihh (Ong turca, già co-organizzatrice della prima FF), ha chiarito ai giornalisti presenti che la sua organizzazione ha scopi esclusivamente umanitari e che è stata creata durante la guerra in Bosnia, nel 2003, per portare aiuti alla popolazione.

Una delle accuse, false, lanciate nei giorni scorsi da alcuni giornalisti fa riferimento proprio alla Ihh turca, confusa con l'organizzazione omonima messa al bando in Germania, che la prima condivide solo il nome.

La Conferenza stampa si è conclusa con l'invito rivolto a tutti i giornalisti italiani e stranieri presenti a salire a bordo della prossima Freedom Flotilla per Gaza.

Per ascoltare l'audio: http://www.odg.it/content/freedom-flotillia-i-presentato-il-libro-%E2%80%9Cverso-gaza%E2%80%9D

http://www.youtube.com/watch?v=NkvEp9o0nss

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