Angela Lano da Corfù (Gr), mercoledì 29 giugno. I passeggeri della barca italo-olandese-internazionale, “Stefano Chiarini”, ieri sono confluiti nell'isola di Corfù, da Atene, dove si trovavano da giorni in attesa di partire per Gaza.
Sono giornate, queste, contrassegnate da grande attesa, preparativi e tante riunioni, training nonviolenti, e simulazioni di attacchi israeliani.
Questa mattina, i circa 60 passeggeri della “Stefano Chiarini”, divisi in diversi gruppi, hanno simulato vari “scenari” di attacco da parte dei militari israeliani, sull'esempio di quanto avvenne l'anno scorso, contro la prima Freedom Flotilla.
Un gruppo ha avuto il ruolo dei soldati che assaltano violentemente le barche e aggrediscono i passeggeri, e l'altro quello degli attivisti che devono sostenere, senza reagire neanche verbalmente, l'assalto.
Sono stati simulati vari tipi di aggressioni e con diversi esiti: tutti gli “attori” hanno preso con grande serietà, ma senza far mancare l'umorismo, tali situazioni.
In tutti vi è la consapevolezza sia del rischio cui vanno incontro sia della totale nonviolenza della spedizione.
Nel pomeriggio, giornalisti e attivisti sono saliti a bordo della “Stefano Chiarini”. Si tratta di una motonave di 30 metri, di oltre cinquant'anni.
(Foto in home: barca “Stefano Chiarini”. Giovanni Esposito per InfoPal)