Freedom for children of Palestine

Di Francesco Pio Pierro. Molto spesso si parla di un determinato argomento soltanto per “moda” o perché è una “notizia di tendenza”, ma la sofferenza che vive il popolo palestinese non è passeggera. Vivere in Palestina e essere palestinese significa “Sopravvivere ogni giorno”. Lottare per non scomparire, perché sappiamo che l’intenzione di Israele è creare una Palestina senza palestinesi. Oggi il popolo palestinese vive ciò che gli ebrei vivevano durante la seconda guerra mondiale, dove venivano emarginati da ogni contatto umano.

Frequentemente sentiamo questa parola e non conosciamo nemmeno il suo significato. Apartheid è divisione, è distruzione. Provate ad immaginare come sarebbe la vostra vita senza la condivisione con l’altro.
Immaginate la sofferenza che provano i bambini nel vedere soffrire la propria madre, il proprio padre, il proprio fratello…

L’umanità è cieca e tutto si risolverebbe aprendo gli occhi all’Amore! Noi essere umani umili non possiamo dimenticare e se le nostre mani si unissero formando una catena solidale, chi ci andrebbe contro? No, non è utopia!

Le mie parole possono non valere nulla, ma queste immagini raccontano la vita di queste persone, e che cosa vale più della Vita?

Con semplicità possiamo portare il peso degli oppressi, condividendo e denunciando sui canali social le ingiustizie. Ciò che può fare una persona equivale a una goccia dell’oceano, ma che cosa succederebbe se tutti insieme formassimo un Oceano?

Foto di @landpalestine

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