Funzionari egiziani arrivano a Gaza per negoziare una tregua, mentre Israele invia altre truppe al confine

IMEMC. Mercoledì sera, il governo israeliano ha autorizzato un ulteriore contingente di truppe e armi da schierare al confine con Gaza, mentre i palestinesi si preparano per celebrare, sabato 30 marzo, il primo anniversario del movimento di protesta settimanale noto come la “Grande Marcia del Ritorno”.

Nel frattempo, funzionari egiziani hanno attraversato il confine di Beit Hanoun/Erez per negoziare una tregua tra Striscia di Gaza e Israele. Funzionari palestinesi di tutte le principali fazioni hanno ripetutamente espresso il loro desiderio di una tregua, ma il governo israeliano non ha risposto alle aperture.

Ismail Haniyah, capo dell’ufficio politico di Hamas, il cui ufficio è stato distrutto lunedì sera dalle bombe israeliane sganciate dai caccia F16, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dal giorno dell’attacco, mercoledì sera. Ha detto che la resistenza palestinese è intenzionata alla tregua e che “la potenza occupante [Israele] ha ascoltato il messaggio”.

I funzionari egiziani saranno a Gaza nella notte di giovedì: si tratta del servizio di intelligence generale egiziano. Pare si siano incontrati con funzionari israeliani nella notte di lunedì, ma i bombardamenti israeliani sono continuati.

Venerdì, è prevista la protesta settimanale nonviolenta al confine tra Gaza e Israele, e sabato, i palestinesi di Gaza, Cisgiordania e della diaspora commemoreranno la Giornata della Terra palestinese con massicce proteste contro la confisca delle terre.