Funzionari israeliani e statunitensi lavorano per assicurare finanziamenti alle forze militari dell’ANP

Palestina-MEMO. Funzionari israeliani stanno attualmente “lavorando con l’amministrazione Trump al fine di mantenere i finanziamenti per le forze di sicurezza palestinesi”, secondo quanto riferito dal Jewish Telegraphic Agency (JTA).

Gli sforzi si verificano nel contesto dell’atto di chiarificazione antiterrorismo, che diventerà legge negli Stati Uniti il ​​1° febbraio.

La legge rende l’Autorità Palestinese (ANP) e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) potenzialmente soggette a cause legali che li ritengono responsabili degli atti di violenza palestinese, se dovessero continuare ad accettare l’aiuto degli Stati Uniti. Pertanto, in risposta, l’Autorità Palestinese ha dichiarato che non ha altra scelta che rifiutare i 60 milioni di dollari in aiuti.

“Il sostegno degli Stati Uniti alla cooperazione di sicurezza israelo-palestinese, fondamentale nella lotta al terrorismo, potrà cessare come conseguenza involontaria della nuova legge antiterrorismo”, ha affermato il comitato ebraico-statunitense (AJC).

“L’AJC esorta l’amministrazione ed il Congresso a trovare una soluzione che mantenga il sostegno pur rispettando l’obiettivo della legge”.

Come sottolineato dal JTA, “l’amministrazione Trump ed altre leggi approvate nel Congresso statunitense lo scorso anno hanno già tagliato centinaia di milioni di dollari in aiuti ai palestinesi”.