Funzionari siriani dell’HTS hanno visitato Israele per la normalizzazione

Tel Aviv – Press TV. Una delegazione dell’amministrazione siriana, guidata da Hayat Tahrir al-Sham (HTS), avrebbe effettuato una visita segreta nei territori occupati per tenere colloqui diretti con funzionari israeliani, dopo che il capo di HTS, Abu Mohammed al-Jolani, ha manifestato la sua disponibilità a normalizzare i rapporti con Israele.

Citando fonti siriane, il quotidiano israeliano Haaretz ha riportato mercoledì che funzionari della provincia siriana di Quneitra e un alto funzionario della Difesa hanno visitato segretamente i territori occupati per diversi giorni, alla fine di aprile, per incontrare funzionari militari israeliani.

Questo è avvenuto mentre Reuters riportava che gli Emirati Arabi Uniti avevano facilitato un canale di comunicazione tra funzionari siriani e israeliani.

Al-Jolani ha anche confermato quelli che ha definito negoziati “indiretti” con il regime israeliano.

Secondo Reuters, i colloqui si sono concentrati su questioni di sicurezza e intelligence e sul rafforzamento della fiducia tra le due parti.

Una persona a conoscenza diretta della questione, citata da Reuters, ha descritto l’impegno come attualmente concentrato su questioni tecniche e che non vi sono limiti alle questioni che potrebbero essere discusse in futuro.

Al-Jolani ha recentemente espresso la sua disponibilità a normalizzare i rapporti tra Siria e Israele, alla luce dei piani di Washington di revocare le sanzioni anti-Damasco e dell’occupazione israeliana di ulteriore territorio siriano.

Il gruppo militante Hayat Tahrir al-Sham, ex-branca di al-Qaeda, insieme ad altri militanti, ha preso il controllo di Damasco l’8 dicembre 2024, costringendo Assad, un forte sostenitore della causa palestinese, a lasciare il Paese.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente descritto come l’esercito israeliano abbia contribuito alla presa del potere in Siria da parte di HTS, a dicembre.

Da quando Assad è stato rovesciato, Israele ha condotto centinaia di attacchi aerei contro la Siria e occupato vaste fasce di territorio nel paese, oltre alle alture del Golan, che aveva occupato durante la Guerra dei sei giorni del 1967.