
Gaza. L’esercito israeliano ha demolito più di 240 abitazioni nella Striscia di Gaza, negli ultimi giorni, secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza, che ha descritto l’accaduto come parte di una campagna intensificata per sfollare forzatamente i civili e smantellare le comunità palestinesi.
Parlando all’agenzia di stampa Anadolu, Ismail al-Thawabta, direttore generale dell’Ufficio stampa di Gaza, ha affermato che l’aumento degli attacchi alle aree residenziali dimostra la “politica della terra bruciata” di Israele, volta a svuotare le città, distruggere i mezzi di sussistenza e creare paura diffusa e shock sociale.
“Questo comportamento criminale dimostra l’intenzione premeditata di espandere il genocidio e imporre lo sfollamento forzato di civili disarmati”, ha affermato.
Al-Thawabta ha sottolineato che gli edifici presi di mira erano abitazioni civili senza presenza militare, che ospitavano famiglie tra cui bambini, donne e anziani, in aperta contraddizione con le giustificazioni israeliane.
Ha definito l’attacco un messaggio deliberato: “Arrendetevi o affronterete l’annientamento totale”.
“Questo messaggio viene respinto e non avrà successo. Il nostro popolo palestinese, che ha resistito per decenni, non sarà spezzato dai bulldozer o dai missili dell’occupazione”, ha aggiunto.
Al-Thawabta ha invitato la comunità internazionale a intervenire immediatamente e a porre fine a “questa sanguinosa follia in corso a Gaza”.
Dall’ottobre 2023, Israele ha continuato la sua campagna militare a Gaza nonostante le crescenti richieste internazionali di cessate il fuoco.
Oltre 54.400 palestinesi sono stati uccisi, la maggior parte dei quali donne e bambini, e le organizzazioni umanitarie continuano a lanciare l’allarme per un’imminente carestia nel territorio assediato.
A novembre, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex-ministro della Difesa Yoav Gallant, citando crimini di guerra e contro l’umanità commessi a Gaza.
Inoltre, Israele è ancora sotto processo presso la Corte internazionale di giustizia in un caso storico che lo accusa di genocidio contro la popolazione palestinese.
(Fonti: PC, Quds News).