Gaza-Quds Press e Ma’an. Lunedì, le navi da guerra israeliane hanno aperto il fuoco contro i pescatori palestinesi al largo delle coste di al-Sudaniyya, nel nord di Gaza.
I pescatori hanno dovuto far ritorno a riva, temendo rapimenti e sequestri delle imbarcazioni, come accade molto spesso in casi analoghi.
Anche domenica sono state registrate aggressioni ai pescatori, da parte della marina israeliana
L’attività ittica è molto importante nella Striscia di Gaza sotto assedio israelo-egiziano. Coinvolge circa 4000 pescatori, il 90% dei quali è povero, secondo un report pubblicato nel 2011 dal Comitato internazionale della Croce Rossa.
Con l’accordo di cessate-il-fuoco tra la resistenza palestinese e il regime di Tel Aviv, era stato pattuito che la Marina israeliana avrebbe permesso ai pescatori di pescare entro le sei miglia nautiche e che avrebbe ampliato tale area gradualmente, ma, come consueto, Israele viola ogni impegno preso.