Betlemme-Quds Press. Martedì notte, una gang di coloni ebrei estremisti ha dato fuoco a una moschea, a al-Jaba’a, a ovest di Betlemme.
Mentre i fedeli, verso le 4:30 del mattino di mercoledì si preparavano per la preghiera dell’alba, alla moschea al-Huda, hanno notato del fumo e delle fiamme e hanno tentato di spegnerle, riuscendovi, come ha spiegato il capo del consiglio del villaggio, Nu’man Hamdan.
Hamdan ha aggiunto che i coloni hanno scritto slogan razzisti sui muri della moschea, invitando a uccidere i Palestinesi.
Il Gran Mufti di Gerusalemme e dei territori palestinesi, shaykh Mohammad Hussein, ha condannato l’attacco condotto dai coloni contro la moschea di al-Huda.
In un comunicato inviato a Quds Press, ha dichiarato che tale attacco coincide con il 21° anniversario della strage alla moschea Ibrahimi, a Hebron, quando un estremista ebreo statunitense, Baruch Goldstein, aprì il fuoco contro i fedeli in preghiera. Nell’atto terroristico vennero uccise 51 persone e ferite 125.
Hussein ha aggiunto che l’attacco di oggi coincide anche con le continue violazioni e aggressioni contro la moschea di al-Aqsa ed è parte di una politica programmata volta a alimentare il conflitto e a mostrare il grado di disprezzo per i valori religiosi e umani degli altri.