Gaza, al via campagna di arresti contro collaboratori Israele

Gaza-InfoPal. Il ministero dell’Interno di Gaza ha rivelato di essere in possesso di liste con i nominativi degli informatori palestinesi reclutati da Israele, aggiungendo che provvederà ad arrestarli alla conclusione della campagna nazionale di lotta al collaborazionismo con l’occupazione. 

Martedì 12 marzo, il ministero aveva lanciato una campagna nazionale per contrastare il collaborazionismo con l’occupazione israeliana, che concedeva alle spie l’opportunità di costituirsi. Il ministero ha avvertito che al termine della campagna, giovedì 11 aprile, esso avrebbe perseguito coloro che non hanno accolto l’opportunità concessa.

Giovedì 11 aprile, durante una trasmissione a reti unificate delle emittenti locali di Gaza, Ibrahim Salah, responsabile del ministero dell’Interno per le relazioni pubbliche e con i media, ha affermato:”L’ultimo caso di collaboratore pentito risale a ieri, la persona in questione è in custodia, lontana da qualsiasi sede dei servizi di sicurezza”.

Egli ha aggiunto: “I servizi di sicurezza del ministero dell’Interno sono in possesso di nomi e informazioni che riguardano i collaboratori che non si sono costituiti, nelle prossime ore, al termine della campagna, essi verranno arrestati”, aggiungendo che le gallerie sotterranee di Gaza verranno tenute sotto costante controllo per evitare eventuali fughe.

Salah ha anche annunciato che il ministero ha arrestato alcuni agenti la scorsa settimana, aggiungendo che coloro che si sono consegnati negli ultimi anni “ammettevano, fin dal primo momento, di collaborare con l’occupazione”.

Il responsabile delle relazioni pubbliche ha rifiutato di rivelare il numero dei collaboratori pentiti durante la campagna in corso, in quanto “l’occupazione aspetta con ansia di scoprire tale dato”. Egli si è limitato ad affermare che “il numero è superiore a quello dei pentiti durante la scorsa campagna, lanciata nel 2010 e durata tre mesi”.

Ha aggiunto: “La prima fase della campagna si è conclusa. Abbiamo permesso ai collaboratori di pentirsi, confessando e fornendo tutte le informazioni in loro possesso. Tuttavia, la campagna proseguirà per un altro mese, nel quale ci concentreremo sulla sensibilizzazione”.

Ha rivelato che “durante il primo mese della campagna contro lo spionaggio, alcuni collaboratori con l’occupazione sono tornati tra la propria gente, costituendosi ai servizi di sicurezza, con l’aiuto di figure rilevanti della comunità, dopo che il ministero aveva invitato coloro che volevano pentirsi a rivolgersi a qualsiasi personalità di spicco, che avrebbe provveduto a mediare la resa con le autorità competenti”.

Salah ha ribadito che gli apparati di sicurezza interna non interrogheranno alcun pentito nelle loro sedi, a patto che la “redenzione sia sincera”. Ha aggiunto: “La nostra gente ha subito molte disgrazie, iniziate nel 1948 e proseguite nel tempo, e l’occupazione sfrutta tutto ciò per incastrare più palestinesi”.

Ha quindi richiamato l’attenzione sul fatto che “il ministero dell’Interno, e con questa campagna, cerca di curare la piaga del collaborazionismo, senza fermarsi agli aspetti della sicurezza, ma coinvolgendo tutti i segmenti del popolo”. Ha proseguito dicendo: “Abbiamo voluto una campagna nazionale per eccellenza, con la condivisione e la partecipazione di tutti”.

Con la campagna agli sgoccioli, Salah ha esortato tutti i collaboratori “a sfruttare l’occasione e tornare tra la propria gente, prima che la porta del pentimento sia chiusa, per ottenere il perdono con la massima confidenzialità”.

Ha sottolineato che il ministero tratta le molteplici dimensioni della questione, da quelli relativi alla sicurezza, all’aspetto sociale e la sensibilizzazione. Ha aggiunto:”Cerchiamo di affrontare tali questioni con il massimo della riservatezza”.

Salah ha osservato che a causa della natura del reato del collaborazionismo, e la reazione negativa che suscita nella società, gli apparati di sicurezza interna non effettuano alcun arresto prima di aver completato, in modo definitivo, tutti gli accertamenti relativi ad ogni singolo caso.