Gaza, bambino trovato vivo 4 giorni dopo che la sua famiglia era stata uccisa

Gaza-Maan. I parenti del piccolo Yamin Abu Jabir, di quattro anni, lo hanno trovato vivo in ospedale dopo aver passato quattro giorni a cercare il suo corpo credendo che fosse stato ucciso con il resto della sua famiglia.

La sua famiglia è stata uccisa da un attacco aereo israeliano in una casa del campo profughi di al-Bureij, nel centro della Striscia di Gaza.

Muhammad Jabir Abu, cugino del padre di Yamin, ha raccontato di aver creduto che il bambino fosse morto sotto le macerie, ma di essere frastornato perché il bulldozer non era riuscito a trovare il corpo dopo aver scavato tra le macerie per quattro giorni.

Spostandosi da un ospedale all’altro in tutta la Striscia di Gaza, i parenti hanno infine trovato Yamin il quinto giorno, all’ospedale Shifa di Gaza. Il suo volto era avvolto in un panno bianco e la sua mano ingessata, ma per fortuna un parente gli si è avvicinato e l’ha riconosciuto.

Muhammad ha sottolineato che la famiglia di suo cugino si era riunita, martedì, il secondo giorno della festa dell’Eid al-Fitr, cercando di creare un’atmosfera serena per ammorbidire la tensione e la paura causata dai continui attacchi aerei israeliani in tutta l’enclave costiera.

Tuttavia, ha aggiunto, i bei momenti sono stati interrotti da un missile israeliano che ha ucciso 22 membri della famiglia lasciando solo il piccolo Yamin, di quattro anni, che si è rivelato essere l’unico sopravvissuto.

I vicini e gli equipaggi di ambulanza che hanno trasportato velocemente le vittime, hanno trasferito Yamin all’ospedale Martiri di al-Aqsa, a Deir al-Balah, dove è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva.

E ‘stato poi trasferito all’ospedale Shifa di Gaza dal giovane volontario Muhammad Abu Zeid, che lo ha accompagnato ed è rimasto vicino a lui sperando che qualche parente lo riconoscesse.

“Quando l’ospedale Martiri di al-Aqsa è stato bombardato, e ha prevalso il caos tra il personale medico, ho preso il bambino e l’ho  portato all’ospedale Shifa”, ha raccontato Abu Zeid.

Abu Zeid ha sottolineato che i medici hanno scritto “non identificato” sulla cartella di Yamin, perché nessuno era venuto a chiedere di lui.

L’offensiva militare israeliana contro Gaza ha provocato la morte di circa 400 bambini oltre a migliaia di piccoli feriti.

Traduzione di Edy Meroli