Gaza celebra il 5° anniversario dell’arrivo delle prime navi per rompere l’assedio

Gaza-InfoPal. Giovedì 22 agosto, decine di attivisti palestinesi hanno partecipato ad una veglia organizzata sulla riva del mare di Gaza, nel quinto anniversario dell’arrivo delle prime navi per rompere l’assedio sull’enclave costiera.

Durante la veglia, il presidente del Comitato popolare per rompere l’assedio su Gaza, il deputato Jamal al-Khudari, ha esortato ad inviare più convogli marittimi e navi, allo scopo di rompere l’assedio che soffoca la Striscia di Gaza da più di sei anni.

Al-Khudari ha dichiarato: “Il blocco imposto sulla Striscia di Gaza non è ancora terminato. La sofferenza cresce ancora, a causa della chiusura dei valichi e il divieto di introdurre molte materie essenziali per la vita dei cittadini”.

Possedere un porto e pescare liberamente è un nostro diritto”, ha aggiunto, riferendosi ai lavori di costruzione, ormai fermi, nel porto di Gaza, e ai ripetuti attacchi e arresti compiuti, in mare, contro i pescatori, e la confisca delle loro barche e attrezzature.

Al-Khudari ha esortato a riaprire il valico di Rafah al più presto possibile, per evitare che la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza si deteriori ulteriormente. “Non possiamo accettare di possedere un solo valico che non soddisfa le nostre esigenze a Gaza. Molti progetti nella Striscia sono stati interrotti, inoltre, vi è una grave carenza di materiali per l’edilizia, necessari per ricostruire ciò che l’occupazione ha distrutto nelle ultime due guerre condotte contro la Striscia”, ha affermato il deputato palestinese.

Il presidente del comitato ha quindi espresso il suo rammarico per il silenzio arabo e internazionale sul blocco imposto contro l’enclave costiera “senza alcun intervento per romperlo”. Ha quindi invitato ad un maggiore sostegno e ad inviare dei convogli di solidarietà al fine di alleviare le sofferenze dei cittadini di Gaza, che continuano a patire l’amarezza del blocco.

Dal canto suo, il presidente dell’unione dei pescatori palestinesi, Nizar Ayyach, ha rivelato che una nave palestinese, di nome Falak, salperà presto da Gaza alla volta dell’Europa, per ribadire che l’assedio contro Gaza non è ancora finito.

“Vorremmo inviare un messaggio al mondo: Gaza è ancora sotto assedio, tuttavia, essa è in grado rimanere in piedi di fronte all’occupazione, e continuerà a farlo finché l’assedio non verrà revocato”, ha aggiunto.

Ha anche sottolineato che l’occupazione continua a reprimere i pescatori palestinesi, impedendoli di godere del più elementare dei loro diritti di pesca, per garantire una fonte di sostentamento utile a sfamare le loro famiglie.

Ayyach ha reso noto che 57 pescatori sono stati arrestati in mare, mentre otto pescherecci sono stati confiscati, in flagrante violazione delle leggi internazionali che danno pieni diritti ai pescatori. Ha anche riferito di ripetuti episodi di sparatorie compiute dalle navi da guerra israeliane contro i pescherecci palestinesi, sottolineando i casi d’arresto dei pescatori e il furto delle loro reti e attrezzature da pesca.