Gaza celebra in massa la liberazione dei connazionali

Speciale InfoPal. Dai nostri corrispondenti a Gaza. In piazza “al-Khatibah”, a Gaza City, si è svolto ieri un festival di benvenuto in onore dei connazionali liberati da Israele nell'ambito dell'accordo di scambio per il rilascio di Gilad Shalit.

I numerosi pullman che trasportavano gli ex detenuti sono stati scortati per le affollate strade di Gaza da auto della resistenza e militanti.

Dalle moschee, gli altoparlanti salutavano i palestinesi tornati in libertà nel giorno della “Fede nella liberazione” (la promessa di Shaykh Ahmed Yassin) e una folla di oltre 200mila concittadini si era radunata con musica a oltranza.

Una gioia indescrivibile. Tutti sono accorsi a incontrare gli ex detenuti, anche solo per sentirne la vicinanza, dopo anni o decenni di assenza nelle prigioni dell'occupazione israeliana.

Intervenendo dal palco, il leader di al-Qassam, Yahiyah as-Sinawar, ha portato la gioia condivisa dal gruppo di ex detenuti, onorando la resistenza palesitnese che “nel corso degli anni, non ha risparmato nessuo sforzo pur di liberarli.

“La resistenza palestinese ha mantenuto la promessa”.

As-Sinawar ha insistito perché si proceda “sulla stessa strada per la liberazione del resto dei palestinesi che, nelle prigioni israeliane, stanno subendo ancora oppressione e tortura”.

Musica e canti a Gaza. Dalla Giordania è arrivato il cantante di origini palestinesi, 'Abdel Fattah 'Owinat, esibitosi per celebrare l'evento, ma tutti, ieri, hanno espresso la propria gioia con canti e slogan.

Isma'il Haniyah. Durante la lunga celebrazione durata fino a tarda serata, il premier del governo di Gaza, Isma'il Haniyah, ha parlato di “accordo storico e dono per la popolazione di Gaza, la quale ha solo versato sangue e vive assediata in mezzo alla miseria.

“Un accordo condotto con onore”,quello raggiunto con l'occupante, per Haniyah.
Citando ogni zona della Palestina storica senza dimenticare coloro che vivono in diaspora, Haniyah ha promesso: “Il negoziatore della resistenza palestinese continuerà a lavorare per la liberazione di tutti i palestinesi, da qualunque parte essi provengono”.

Non è mancato un tono di critica nelle parole del premier di Gaza quando ha affermato che “i negoziati condotti dal team dell'Autorità palestinese (Anp) negli anni passati non hanno portato a nulla per il popolo palestinese. (…) Da allora, abbiamo avuto l'ulteriore conferma che bisognava adottare forza e resistenza. L'accordo di oggi ci conferisce onore, orgoglio e forza”.

Tra i vari ringraziamenti, il premier di Gaza si è rivolto all'Egitto del quale operato nella mediazione per l'accordo di scambio “la leadership palestinese è fiera”.

“Sono ottimi i rapporti con il fratello Egitto”, ha aggiunto Haniyah.

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