Gaza chiede l’apertura del valico di Karni

Press Tv. Decine di camion sono ancora bloccati al valico di Karni, in attesa della sua apertura da parte di Israele.

Palestinesi e attivisti per la pace stranieri hanno tenuto un sit-in di protesta per chiedere l'immediata apertura del valico di Karni, a nord di Gaza.

Decine di manifestanti si sono riuniti fuori dalla zona del valico riservata alle sole merci, chiedendo di porre fine al blocco di Israele sulla Striscia di Gaza, che ormai dura da tre anni.

Jamal al-Khudari, capo del Comitato Popolare contro l'assedio, che ha organizzato la protesta, ha condannato come “falsa” la dichiarazione israeliana di “alleggerimento dell'assedio”.

Secondo un rapporto della agenzia di monitoraggio delle importazioni palestinesi, Paltrade, il valico di Karni è stato aperto per 17 giorni durante i mesi di aprile e maggio, e solo nel  34% delle ore previste è riamasto funzionante.

Prima del 2007, più di 10.000 camion carichi di merci entravano attraverso questo valico ogni mese, mentre solo 693 camion sono entrati nella Striscia attraverso il valico di Karni durante il mese di aprile di quest'anno, osserva il rapporto.

Tuttavia, al-Khudari ha detto che il passaggio concesso non è nient'altro che “un messaggio ai media, un sistema per ridurre la pressione su Israele da parte della comunità internazionale, dopo il massacro commesso sulla Freedom Flotilla”.

“Il mondo è in attesa di qualcosa in più di questo? La realtà è che Gaza è a rischio, sia per quanto riguarda la salute, sia l'ambiente, sia per i settori umano o sociale, con risultati terribili”, ha dichiarato al-Khudari.

Non ci sarà fine all'assedio se tutti i passaggi non saranno aperti al libero flusso di merci per la Striscia di Gaza, comprese le materie prime per uso industriale, come cemento e materiali da costruzione.

Inoltre, al-Khudari ha aggiunto che ci dovrebbe essere un corridoio di sicurezza tra Gaza e la Cisgiordania per i residenti. Un corridoio marittimo sarà aperto, ma sotto la supervisione europea.

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