Il progetto, giunto alla terza fase, lavora con 150 agricoltori, 75 dei quali si occupano del bestiame, mentre il resto coltiva vegetali. I prodotti agricoli sicuri saranno etichettati con un logo appositamente progettato della al-Azhar University.
Come parte delle attività, sono state piantate decine di acri con varie colture, tra cui pomodori, cetrioli, melanzane, peperoni, patate, broccoli e barbabietole, tutto conforme alle procedure per un’agricoltura sicura e sotto la supervisione di ingegneri agricoli che lavoravano al progetto.
Inoltre, è stato istituito un sistema di energia solare per aiutare a far funzionare l’unità di produzione lattiero-casearia e alcune delle attrezzature e dei dispositivi del centro.
I materiali agricoli sono stati distribuiti agli agricoltori, inclusi pesticidi, piantine, fertilizzanti organici e mangimi. Sono stati inoltre forniti servizi di orientamento e formazione.
La Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università al-Azhar spera che il progetto migliorerà il sostentamento dei lavoratori in quanto contribuirà all’esistenza di un settore agricolo più resistente e sostenibile.