Gaza: critiche contro la sospensione dei servizi del Programma alimentare mondiale

Gaza-PIC. Alcune organizzazioni umanitarie palestinesi nella Striscia di Gaza lunedì hanno criticato la sospensione dei servizi del Programma alimentare mondiale (WFP), forniti nell’ambito del piano “alimentazione istituzionale”.

Le 35 organizzazioni che beneficiano del programma “alimentazione istituzionale” hanno lanciato un appello, in occasione di una conferenza tenuta presso l’istituto “Speranze per gli orfani” nella città di Gaza, affinché si continui l’attività del programma del quale beneficiano le classi emarginate e i poveri nella Striscia di Gaza.

Il presidente del Consiglio amministrativo dell’istituto, Abdelmajed Al-Khadhri ha dichiarato, al momento della conferenza: “Ci siamo sorpresi per la decisione dell’amministrazione del Programma alimentare mondiale di sospendere i suoi servizi, se consideriamo che le erano state inviate numerose lettere, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi e non di sospenderli”.
Al-Khadhri ha sottolineato che la decisione della sospensione dei servizi contravviene alla convenzione firmata tra il ministero palestinese per lo sviluppo sociale e le istituzione beneficiarie, e il programma alimentare internazionale.
Ha fatto notare che la convenzione prevede che il Programma alimentare internazionale fornisca i suoi servizi fino al 2017.
Al-Khadhri ha considerato che la misura “mina la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza, che soffre già di un peggioramento del 70%”.
Ha indicato che il perseguimento della sospensione dei servici del programma avrà un effetto negativo sul “programma di alimentazione istituzionale per le classi emarginate e povere di Gaza”.

Il responsabile palestinese ha fatto appello alla Comunità internazionale affinché “si assuma le proprie responsabilità etiche e giuridiche e contribuisca al rilancio del programma immediatamente”.
Nel giugno scorso, l’ONU, aveva avvertito che il Programma alimentare mondiale avrebbe sospeso gli aiuti alimentari forniti a centinaia di migliaia di Palestinesi il mese successivo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania a causa della mancanza di finanziamenti.
Il portavoce del Segretario generale dell’ONU, Stéphane Dujarric, aveva dichiarato: “A meno di un nuovo finanziamento per il programma alimentare internazionale, gli aiuti alimentari a beneficio di 150 mila Palestinesi, di cui la maggior parte sono donne e bambini, saranno sospesi in luglio”.
L’ONU, aveva indicato che l’80% degli abitanti della Striscia di Gaza dipende, ormai, dagli aiuti internazionali a causa della povertà e della disoccupazione.
È da notare che l’occupazione impone un pesante blocco alla Striscia di Gaza, dal 2006 a seguito della vittoria di Hamas dopo le elezioni parlamentari.

Traduzione di Laura Pennisi