Gaza, dall’Unione condanna a Israele. Da Repubblica.

Da www.repubblica.it
ESTERI
"Uso sproporzionato della forza" per l’Europa, e l’Onu chiede un corridoio umanitario.
Scarcerazione dei ministri e ritiro in cambio della liberazione del soldato Shalit

Gaza, dall’Unione condanna a Israele
Hamas e Gerusalemme pronti al negoziato

Il presidente Abu Mazen: "Nuovo crimine contro l’umanità". 

GAZA – Ventisette morti palestinesi, razzi che hanno continuato a solcare il cielo della striscia di Gaza e i rifornimenti di cibo interrotti da più di una settimana. Dopo che Onu e Unione Europea sono intervenute sulla crisi, sia Hamas che Gerusalemme hanno proposto di negoziare la fine della crisi.

Hamas ha diramato un comunicato in cui afferma che il soldato israeliano tenuto in ostaggio "è trattato bene", aprendo ai "negoziati, l’unica via per uscire dalla crisi". E Gerusalemme ha fatto sapere che è pronta al ritiro e a scarcere i ministri palestinesi di Hamas in cambio della liberazione del soldato Ghilad Shalit.

Oggi il World Food Programme delle Nazioni Unite aveva chiesto "un corridoio umanitario" per portare cibo e rifornimenti nella Gaza sotto assedio. La Commissione Europea invece condannava "la perdita di vite causata dall’uso sproporzionato della forza da parte dell’esercito israeliano", seguita dall’aggravarsi della crisi umanitaria, come si legge nel comunicato del primo ministro finlandese Matti Vanhanen, presidente di turno dell’Unione.

Per far fronte all’emergenza l’Ue ha anche stanziato 34 milioni di euro di aiuti umanitari destinati alle popolazioni palestinesi dei Territori, a Gaza e in Libano. I fondi verranno utilizzati in particolare per la distribuzione di derrate alimentari, per finanziare la creazione di impieghi d’emergenza, per organizzare sostegno psicologico e sociale sul territorio, per l’adozione di misure igieniche e provvedere alla mancanza di acqua.

Il commissario Ue per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, Louis Michel ha anche parlato di una "crescente insicurezza interna, causata dal peggioramento della situazione umanitaria e dalle limitazioni dei movimenti dettate da Israele che rendono molto difficile l’accesso a interventi umanitari". E per il presidente palestinese Abu Mazen si tratta di "un nuovo crimine contro l’umanità".


Per liberare il soldato Gilad Shalit, rapito due settimane fa da miliziani legati ad Hamas, esercito e aviazione israeliani hanno ingaggiato battaglia nei territori occupati che dura dal 27 giugno, e che ha già fatto oltre quaranta vittime.

Sul terreno la situazione resta difficilissima. Almeno tre palestinesi, tra cui un giovane di 20 anni non udente, sono morti in diverse azioni a Gaza. Anche in Cisgiordania vi sono stati incidenti. In un conflitto a fuoco con militari israeliani è rimasto ucciso a Nablus un esponente delle Brigate Martiri di al Aqsa. Sempre oggi è deceduto un sedicenne rimasto ferito ieri a Jenin.

Quanto ai palestinesi, è continuato il lancio di razzi Qassam su Israele. Oggi ne sono stati sparati tre. Il ministero palestinese della Sanità ha sollecitato la popolazione di Gaza a donare il sangue per fare fronte all’emergenza dovuta al gran numero di feriti nell’offensiva israeliana.

Ma in patria l’operato, del governo di Olmert è appoggiato dalla popolazione. Secondo un sondaggio del quotidiano Maariv, l’82 per cento degli israeliani sono favorevoli all’eliminazione dei capi di Hamas, pur di arrivare alla liberazione di Shalit.

Di fronte al pesantissimo bilancio di vittime, tecnici del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si erano incontrati nella notte per esaminare una bozza di risoluzione presentata dal Qatar per conto del gruppo arabo. Il testo chiedeva a Israele di ritirarsi da Gaza immediatamente, ma ha incontrato l’opposizione degli Stati Uniti che l’hanno giudicato "sbilanciato", dal momento che non si fa menzione del lancio di Qassam né della cattura di Shalit.

(7 luglio 2006)