All’inizio di questa settimana, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato la chiusura dell’unico valico commerciale tra Israele e la Striscia – Karam Abu Salem (Kerem Shalom).
Tahsin al-Sakka, direttore marketing del ministero dell’Agricoltura, ha affermato che la decisione d’Israele arrecherà ulteriori danni ai contadini palestinesi, che stanno già soffrendo a causa dell’embargo e dell’uso da parte israeliana di erbicidi lungo la recinzione di confine, che danneggiano i loro raccolti.
La chiusura comprende il divieto di ingresso di tutti i beni commerciali, ad eccezione degli aiuti umanitari. Inoltre, anche l’esportazione di vegetali palestinesi da Gaza verso Cisgiordania, Giordania e Israele sono stati vietati.
Prima della chiusura, la Striscia di Gaza importava da Israele circa 20 camion – 200 tonnellate – di frutta al giorno, ed esportava altre 200 tonnellate di verdura.
Al-Sakka ha stimato che, a seguito della chiusura, gli agricoltori di Gaza perderanno 100 mila dollari al giorno.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.