Gaza: i deportati della Chiesa della Natività danno il benvenuto a Mursi

Foto: Ma'an.

Gaza – Ma’an. I palestinesi deportati dalla Cisgiordania nella Striscia di Gaza nel 2002, durante l’assedio israeliano della Chiesa della Natività, a Betlemme, danno il loro benvenuto al neo-presidente egiziano Mohammed Mursi, al quale chiedono un impegno per il riavvicinamento politico le due aree territoriali palestinesi.

I deportati dicono di sperare che Mursi svolga un ruolo decisivo negli affari palestinesi, e porti a termine la riconciliazione tra il governo di Hamas a Gaza e quello di Fatah in Cisgiordania.

Era il 10 maggio 2002, dopo 39 gionri di assedio alla Basilica di Betlemme, Israele deportò – su accordo con l’Anp – 39 tra civili e combattenti verso Gaza e l’Europa.

Questi palestinesi dicono di avere delle aspettative da Mursi sull’allentamento del blocco israeliano su Gaza e in difesa dei diritti del popolo palestinese, tra cui anche il loro diritto a tornare a casa.

Il sottosegretario del ministero dell’Interno, Kamal Abu Madi, si è aggiunto alle parole dei deportati palestinesi, congratulandosi con Mursi per la vittoria avvenuta nelle prime elezioni democratiche in Egitto.

Mursi assume ruoli e poteri in un momento molto particolare della storia della causa palestinese e dovrà fare in modo che l’Egitto riacquisti un ruolo guida negli affari internazionali.

Anche Abu Madi sostiene che “Mursi sarà onesto nel sostenere i palestinesi agevolandone la libertà di movimento dal valico di Rafah”, unico passaggio, in entrata e in uscita, che Gaza ha con il resto del mondo.