Gaza: in arrivo la flotta di aiuti, nonostante i cannoni israeliani.

Gaza – Pic. Le minacce israeliane di aprire il fuoco contro la flotta di navi che porterà gli aiuti umanitari a Gaza alla fine di questo mese, secondo il capo del Comitato popolare contro l'assedio Jamal al-Khudari, rivelano la debolezza d'Israele. 

“Minacce del genere riflettono il fallimento dell'occupazione, e rappresentano una forma di terrorismo di Stato volta a combattere gli attivisti pacifici che vengono a sostenere un popolo sottoposto all'assedio e alle aggressioni” ha dichiarato al-Khudari in un comunicato emesso ieri.

Sotto la legge internazionale, ha aggiunto, gli attivisti che tentano di attraccare a Gaza hanno il diritto di partecipare alla rottura dell'assedio, per cui nessun ricatto scoraggerà i partecipanti alla spedizione.

Il gruppo, continua il presidente del Comitato, è ben equipaggiato e pronto a restare fermo anche per un lungo periodo, nel caso venga circondato dalla marina israeliana.

La flotta, denominata Freedom Flotilla, aveva annunciato i propri piani il mese scorso, rivelando che un gruppo di navi sarebbe partito da diversi punti del Mediterraneo per riunirsi in acque internazionali, con l'obiettivo di consegnare circa 5.000 tonnellate di rifornimenti medici alla popolazione sotto assedio.

Secondo le stime degli organizzatori della Flotilla, quest'ultima sarà formata da 600 attivisti che salperanno per Gaza a bordo di tre navi cargo e cinque navi passeggeri, per quello che è stato definito “il più grande sforzo che sia stato coordinato a livello internazionale, e che punti a sfidare in modo diretto l'ininterrotta occupazione israeliana e la violenza contro il popolo palestinese”.


 

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