Gaza: madre muore mettendo al riparo i propri figli durante attacco di Israele

Gaza-Ma’an. Suha Hamad, 25 anni, ha sacrificato la propria vita per salvare quella dei suoi quattro figli.

Tutti e quattro sono sopravvissuti, ma uno di loro, un bambino piccolo, è in terapia intensiva.

Suha se n’è andata salvando le loro vite: quando alle 23.00 di martedì 8 luglio, l’energia elettrica è stata interrotta, Suha ha messo tre dei suoi figli a dormire nella stanza che riteneva la più sicura della casa, quella
della loro nonna, ed è andata poi a prendere il suo piccolo di quattro mesi.

È stato a quel punto che è stata colpita dai frammenti di un missile.

Mahdi Hamad, padre di Suha, ha dichiarato: “nessuno ci ha avvertiti di lasciare la casa. I vetri sono andati in frantumi alle spalle dei bambini e gli uomini sono caduti in una immensa pozza di sangue”.

Con gli occhi pervasi di dolore, la madre di Suha ha dichiarato: “Che ne sarà delle vite di questi bambini, ora che hanno perso sia madre che padre?”

E ancora: “che crimine hanno commesso per meritare tale punizione?”

Israele ha mirato alla casa della famiglia Hamad uccidendone dei membri: Ibrahim Muhammad Hamad, 26 anni, Mahdi Muhammad Hamad, 46, Fawziyeh
Khalil Hamad 62, Dunia Mahdi Hamad, 16, e Suha Hamad, 25.

I caccia-bombardieri di Israele hanno bombardato la casa alla mezzanotte di martedì, uccidendo un militante di lungo corso del Jihad Islamico e cinque membri della sua famiglia.

Un portavoce del ministero della Salute di Gaza ha affermato che l’attacco ha ucciso Hafiz Hamad e cinque membri della sua famiglia.

Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Salute, ha confermato la notizia della morte di sei persone facenti parte della famiglia Hamad,nell’attacco alla casa di famiglia a Beit Hanoun, nord della Striscia di Gaza.

Sono state identificate come Hafiz Mohammed Hamad, 30 anni, Ibrahim Mamedhmed, 26, Mahdi Mohammed Hamad, 46, Fawzia Khalil Hamad, 62, Mehdi Hamad, 16, e Suha Hamad 25.

L’esercito israeliano non ha risposto, sulle prime, alle richieste di commenti in proposito.

Traduzione di Luca Fortunato