Gaza. Gli attacchi lanciati dall’esercito di occupazione israeliano, martedì sera, nell’area di Falujah del campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, hanno provocato la morte e il ferimento di numerosi palestinesi.
L’ufficio stampa governativo ha dichiarato che oltre 13.500 palestinesi sono stati uccisi o dispersi nell’offensiva israeliana su Gaza e che quasi 900.000 si trovano nel nord di Gaza e si rifiutano di lasciare le loro case e la loro terra.
Secondo il Programma alimentare mondiale (FAO), a Gaza solo un panificio su 23 è ancora operativo.

Per il 32esimo giorno consecutivo, le forze di occupazione, con il sostegno degli Stati Uniti e dei mercenari, continuano la loro aggressione contro la Striscia di Gaza, proseguendo intensi attacchi sulla Striscia e commettendo nuovi massacri a Deir al-Balah, nei campi al-Maghazi e al-Shati e nel quartiere di Zaytun, bombardando anche un edificio appartenente all’ospedale al-Shifa e le vicinanze dell’ospedale indonesiano, a nord.
Il numero delle vittime, dall’inizio dell’aggressione è salito a 10.328 morti, e 25.956 feriti, con cadaveri sparsi per le strade della città di Gaza, in una situazione sanitaria disastrosa.
(Fonti: PIC, Quds Press, Quds News network, ministero della Salute di Gaza; credits foto: PIC, Quds News network, ministero della Salute di Gaza e autori).
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