Gaza non riesce più a seppellire i morti: i materiali per la sepoltura sono terminati e la chiusura dei valichi non permette di acquistarne dall’esterno.
I cadaveri rimangono insepolti: non ci sono tessuti per rivestire loro e le bare, né cemento. Ciò che rimaneva è stato adoperato per altre urgenze.
"Un disastro umanitario causato dalla chiusura dei valichi", avverte il ministro del Waqf del governo di Gaza, Yousif Al-Mansi.
Il prezzo del cemento è lievitato da 20 NIS (1 shekel=0,24 dollari) a 100.
C’è carenza anche di pietre per le lapidi e i palestinesi sono costretti a usare coperture di lamiera, con tutti i problemi igienico-sanitari che si possono ben immaginare. Sono terminate anche i teli per i lenzuoli funebri.
(Fonte: Maan News)