MEMO. Per il secondo anno, in ricordo dell’assalto alla nave Mavi Marmara, i bambini di Gaza sventolano la bandiera turca nel porto di Gaza.
Nella città assediata, inoltre, ha avuto luogo una conferenza stampa, in cui i leader palestinesi hanno affermato che gli eventi della Marmara hanno avuto il loro effetto sulla comunità internazionale, facendole abbandonare gli indugi e dando forma al periodo critico nei confronti dell’assedio.
Il sangue dei martiri turchi diede un’immagine reale delle brutture dell’occupazione e dei suoi crimini contro i palestinesi. D’altra parte, tuttavia, l’episodio fece scaturire anche dichiarazioni di solidarietà, che chiedevano d’irrigidire l’embargo e proseguire nell’imporre limitazioni alla popolazione oppressa ed esautorata delle sue libertà.
Mohamed Kaeel, membro dell’organizzazione turca Ihh, ha comunque dichiarato che i turchi continueranno a sostenere i palestinesi nella loro causa e nel tentativo di porre fine all’assedio.
Questo implica ovviamente la necessità che l’occupazione, di fronte alla crisi provocata dall’assalto alla nave, allenti alcune delle restrizioni alla libertà di espressione, il che riporta alle complicazioni affrontate dal mondo intero a causa dell’assedio ingiustificato.