Durante l’aggressione contro la Striscia di Gaza, le industrie di Gaza hanno subito grandi perdite causate dai bombardamenti ai quali la città è stata sottoposta, che hanno portato alla distruzione di gran parte del progetto di generazione di energia solare, oltre alla distruzione di dieci fabbriche, con una superficie complessiva di oltre 6 mila mq. Altre quattordici fabbriche sono state parzialmente distrutte.
“Tre mesi fa abbiamo iniziato il progetto di generazione di energia elettrica, dopo 4 anni di difficoltà ed ostacoli. Oggi, a causa dei bombardamenti, la città industriale di Gaza, che è la spina dorsale dell’economia della Striscia, è stata distrutta”, ha affermato Masri.
Ora stanno elaborando piani per sviluppare la zona industriale in modo che le fabbriche possano riprendere le operazioni, ha aggiunto il funzionario, sottolineando che questo è vitale per aiutare a fornire posti di lavoro a coloro che vivono a Gaza, soprattutto perché 600 dipendenti hanno perso il lavoro a causa della distruzione di queste fabbriche.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.