Gaza: scoperta una rete di collaborazionisti.

Gaza – Infopal

Il ministero degli Interni del governo di Gaza ha rivelato l’arresto della “più pericolosa rete di collaborazionisti nella Striscia di Gaza” degli ultimi tempi. Collaborazionisti che "hanno partecipato al rapimento di un dirigente delle Forze Esecutive e lo hanno consegnato alle forze di occupazione israeliane, oltre ad aver cercato di spiare i sequestratori del soldato israeliano Gilad Shalit".

Il ministero ha rivelato che la rete sgominata è composta da quattro membri che abitano nella Striscia di Gaza, e che avrebbe svolto un ruolo importante nel rapimento del dirigente delle Forze Esecutive di Rafah, Muhawish al-Qadi, avvenuto circa un mese fa.

Il gruppo è stato assoldato in Cisgiordania, poi è stato trasferito nella Striscia di Gaza dal rapimento di Shalit: doveva raccogliere informazioni sul luogo di detenzione del soldato e sulle persone coinvolte nel sequestro.

Il ministero degli Interni ha spiegato la dinamica del rapimento di Al-Qadi: un gruppo di collaborazionisti, inclusi i quattro arrestati oggi, si sono incontrati in una casa, nella Striscia di Gaza, con un commando israeliano. Una parte sorvegliava il dirigente delle FE e l’altra aiutava l’unità israeliana. Il rapimento di al-Qadi è stato portato a termine con successo: è stato trasferito, con un elicottero, fuori dalla Striscia, e si trova ora in un centro di detenzione israeliano.

Al-Qadi era accusato da Israele di essere coinvolto nel rapimento di Shalit.

Uno dei collaborazionisti arrestati sembra abbia ammesso la partecipazione al sequestro e alle attività di spionaggio per scoprire il luogo di prigionia di Shalit.

L’arrestato “F”, della Striscia di Gaza, ha dichiarato di essere sposato e risiedere nella città di Kufr Kinna dove ha lavorato fino al suo arresto da parte delle forze di occupazione israeliane, quando è caduto nella trappola dei servizi d’intelligence israeliani.
Nella registrazione è apparso dispiaciuto e pentito, ha aggiunto che, dopo il suo trasferimento a Gaza con la collaborazione delle autorità di occupazione, è stato contattato da un ufficiale che gli ha chiesto di raccogliere informazioni sul luogo di prigionia del soldato Shalit. E ha aggiunto che poco tempo dopo lo hanno informato della necessità di vivere con un’altra persona che si chiama “R”, che possedeva un pezzo di terreno vicino a al-Qadi, con l’obiettivo di spiare quest’ultimo, ritenendo che avesse contatti con i sequestratori del soldato.

Sulle modalità del suo arresto, “F” ha raccontato che è stato invitato dalle Forze di Sicurezza palestinesi e che durante l’interrogatorio ha ammesso il suo ruolo di collaborazionista con i servizi d’intelligence.

Le forze di occupazione israeliane avevano dichiarato di aver arrestato il dirigente delle Forze Esecutive, Muhawish al-Qadi, nella città di Rafah in un’operazione molto complessa, in quanto accusato di aver guidato, il 25 giugno 2006, il sequestro del soldato Shalit.

La dinamica del sequestro di al-Qadi: una forza speciale israeliana si è infiltrata per tre chilometri nella città di Rafah, travestita da Forza Esecutiva, mentre al-Qadi guidava la sua auto in una via della città. Nel frattempo, un vecchio è caduto davanti alla vettura, al-Qadi si è fermato ed è sceso per vedere cos’era successo, così il commando lo ha rapito. Successivamente, si è scoperto che il vecchio era uno membro del gruppo.

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