Gaza: settore medico sull’orlo del collasso

 

Gaza City – Ma'an. “Il settore sanitario è sull'orlo del collasso a causa della mancanza di medicine, e va tenuto separato dalle dispute politiche”: lo ha dichiarato ieri Midhat 'Abbas, direttore generale del complesso medico di ash-Shifa, a Gaza City.

Anche il ministro della Sanità del governo di Hamas, Basem Na'im, aveva lamentato in precedenza l'insufficienza delle scorte, precisando che Gaza si trova attualmente a dover fare a meno del 40% dei farmaci di base, ed accusando l'Autorità nazionale palestinese (Anp) di bloccare le consegne nella Striscia.

Dall'altra parte, il ministro della Sanità di Ramallah, Fathi Abu Mughli, ha immediatamente respinto l'accusa, imputando la carenza di medicine alla “cattiva amministrazione” da parte del ministero di Gaza, che avrebbe licenziato 1.600 impiegati pubblici rimpiazzandoli con persone “senza esperienza in materia di medicine o del loro immagazzinamento”.

Nelle sue dichiarazioni di ieri, fatte durante un corteo commemorativo per il secondo anniversario dell'offensiva israeliana nella Striscia, l'operazione Piombo Fuso, 'Abbas ha proseguito avvertendo che le condizioni di centinaia di pazienti si trovano a rischio, in particolare di quelli che devono essere sottoposti a cure per il cancro, dialisi e insulina.

Per quanto riguarda la Guerra di Gaza, 'Abbas ha inoltre affermato che i dottori della città hanno esaminato alcuni campioni estratti dai corpi delle persone uccise durante le tre settimane di conflitto, dimostrando che le forze israeliane fecero uso di armi proibite contro gli abitanti.

Ha quindi condannato il silenzio della comunità internazionale nei confronti di quelli che ha definito i crimini di guerra d'Israele, e ha esortato tutte le delegazioni giunte in visita a Gaza dopo l'offensiva a inviare i loro rapporti alle organizzazioni internazionali.

Il direttore ha anche chiesto a Israele di porre fine all'assedio sulla Striscia e permettere l'importazione di materiali edili, medicine, attrezzature mediche e pezzi di ricambio, per rendere possibile la ricostruzione di reparti ospedalieri e sale operatorie.

Afp ha contribuito a questo articolo

 

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