Gaza sotto assedio, messaggio di protesta della Rete Eco.

Messaggio di protesta
Written by Rete-ECO
Saturday, 22 September 2007

22 settembre 2007

Di Gaza, Israele controlla i confini, così come lo spazio aereo e marittimo
e il passaggio di merci dai valichi di frontiera. Negli ultimi mesi ha
isolato la Striscia dal mondo esterno; ora quasi tutte le fabbriche locali
sono chiuse, lasciando Gaza quasi totalmente dipendente da aiuti esteri.

La Striscia di Gaza dipende da Israele per il carburante, il gas e
l’elettricità. Ora il gabinetto di sicurezza israeliano ha deciso di
limitare le forniture elettriche e di carburante, nonché di limitare
ulteriormente l’apertura dei valichi di frontiera e l’accesso, da e verso la
Striscia. La vita a Gaza diviene sempre più simile a una vita in carcere.
Con meno elettricità, si riduce la capacità di pompare acqua, e il sistema
fognario rischia il collasso.

La decisione israeliana va contro la legge umanitaria internazionale, che si
basa sulla distinzione fra combattenti e civili. Viola anche uno dei
principi più sacri della legge internazionale: il divieto di punizioni
collettive. La legge internazionale, inoltre, proibisce di negare l’acqua ai
civili durante i conflitti.

La Rete-ECO (Ebrei contro l’Occupazione) è solidale con i gruppi che, in
Israele e all’estero, si oppongono a questa grave decisione: la Coalizione
israeliana dei gruppi per i diritti umani (l’Associazione per i diritti
civili in Israele, ACRI; Urbanisti per i diritti di progettazione, Bimkom;
il Centro israeliano di informazione per i diritti umani nei Territori
Occupati, B’Tselem; il Centro per la protezione legale della libertà di
movimento, Gisha; il Centro per la Difesa dell’Individuo, HaMoked; Medici
per i diritti umani, Israele; il Comitato pubblico contro la tortura in
Israele), Gush Shalom; il Centro di Informazione alternativa, AIC; il
Comitato israeliano contro la demolizione di case, ICAHD; l’Unione ebraica
francese per la pace, UJFP; l’Associazione di solidarietà Francia-Palestina,
AFPS; la Voce ebraica per la pace, Jewish Voice for Peace; l’Alleanza per i
bambini del Medio Oriente, MECA. Facciamo appello al Governo italiano e al Parlamento europeo, per prevenire questo crimine contro l’umanità.

Rete-ECO

http://www.rete-eco.it/content/view/431/

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