Gaza – InfoPal. A gennaio 2011, 300 palestinesi sono stati arrestati da Israele; 37 sono bambini e due deputati.
Nel corso di incursioni ai danni delle comunità palestinesi nella Cisgiordania occupata e ad al-Quds (Gerusalemme), sono stati arrestati 290 cittadini. Tutti sono stati sequestrati, arrestati e detenuti nei vari centri d'indagine e prigioni israeliani.
I due deputati arrestati a gennaio sono: 'Omar 'Abdel Razeq e Mohammed Jamal an-Natshah, entrambi membri del gruppo “Cambiamento e riforma”.
Del dato fanno parte anche i nove pescatori di Gaza sequestrati dalla Marina israeliana. Oltre 90 tra di essi non hanno mai visionato un'accusa e tanto meno sono stati sottoposti ad un processo.
Nove palestinesi arrestati a gennaio 2011 erano stati liberati da poco mentre numerose sono state le estensioni delle detenzioni amministrative (senz'accusa e prorogabili ad oltranza, ndr) com'è stato per la totalità degli operai palestinesi fermati in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48) senza permesso e pertanto arrestati.
Ad oggi, su molti di essi non si riesce ad avere informazioni utili in quanto la giustizia israeliana solleva la seguente motivazione: “segretezza dei file”.
A gennaio si sono riportati casi di negligenza medica che hanno causato effetti devastanti sulla salute di prigionieri palestinesi. Così è stato il caso del detenuto Haitham 'Ezzat 'Abdallah da otto anni in prigione e condannato all'ergastolo. Nel suo caso si sospetta un tentativo di avvelenamento.
Attacchi e abusi all'interno delle celle hanno subito un'escalation, il responsabile delle relazioni con il pubblico presso il ministero palestinese competente, Riyad al-Ashqar, lo ha ripetutamente denunciato in pubblico.
Nessun centro d'indagine o prigione israeliana è estraneo a questi fatti.
Oltre agli assalti sulla persona dei detenuti, le autorità carcerarie israeliane hanno inflitto loro altre forme di punizione collettiva, com'è stato nel caso del carcere di Nafhah. Qui, i detenuti avevano proclamato lo sciopero della fame contro abusi, ma anche in solidarietà ai compagni in gravi condizioni di salute nelle prigioni, e le autorità carcerarie israeliane hanno imposto loro esose multe.
Il 2011 si è aperto con numerosi casi di negligenza medica e allarmi sullo stato di salute di alcuni detenuti palestinesi che, nel breve termine, rischiano la vita, tra questi si ricorda il caso di Akram al-Mansour, attualmente al terzo posto tra i detenuti per anzianità. Al-Mansour è affetto da tumore alla testa ed è in preda ad amnesie, tuttavia è lasciato a sé stesso.
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