Gaza – InfoPal. Le forze di occupazione israeliane, sostenute e armate dagli Stati Uniti e dall’Europa, continuano la loro guerra coloniale genocida nella Striscia di Gaza per il 328° giorno consecutivo, aggiungendo crimini su crimini, nell’impunità totale e nella vergognosa e immorale disinformazione dei media egemonici.
Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato giovedì che l’esercito di occupazione israeliano ha commesso quattro massacri in diverse aree della Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore, uccidendo almeno 86 civili e ferendone oltre 77, mentre un gran numero di vittime è ancora sotto le macerie degli edifici bombardati o sulle strade.
Il Ministero ha aggiunto che il bilancio delle vittime dei bombardamenti e degli attacchi armati israeliani in corso, iniziati il 7 ottobre, è salito a 40.602 morti e a 93.855 feriti.
All’alba di giovedì 29 agosto, nove palestinesi, la maggior parte dei quali bambini e donne, sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in diverse parti della Striscia di Gaza, che sta subendo violenti bombardamenti israeliani via aria, terra e mare da oltre 10 mesi.
Otto cittadini, tra cui una ragazza, sono stati uccisi, e altri tre sono rimasti gravemente feriti quando gli aerei dell’occupazione hanno bombardato un edificio residenziale vicino all’hotel Al-Amal a ovest della città di Gaza.
Un cittadino è stato ucciso e altri sono rimasti feriti quando l’occupazione ha bombardato una casa nel campo profughi di Al-Shati, sempre a Gaza.
Le navi israeliane stanno sparando con le loro mitragliatrici pesanti verso la spiaggia di Al-Qarara, a nord-ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e verso la spiaggia del quartiere Tal Al-Hawa, a ovest della città di Gaza.
I bombardamenti di artiglieria continuano nelle aree orientali della città di Deir Al-Balah, nel centro della Striscia, e a nord-ovest della città di Rafah, nel sud.
Migliaia di persone vengono sfollate ogni giorno all’interno di Gaza.
L’UNRWA ha affermato che centinaia di migliaia di palestinesi sono costretti a spostarsi quotidianamente da un luogo all’altro, in cerca di un rifugio sicuro, sottolineando che ciò che vediamo ora sono “famiglie, madri e bambini che trascinano le loro cose e si spostano con la forza, non sapendo dove andare”.
Video.
Distruzione di massa all’ingresso di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, in seguito al ritiro dei carri armati israeliani dall’area.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi