Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 351° giorno. Strage di famiglie e di bambini

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 351° giorno. Strage di famiglie e di bambini

Gaza – InfoPal. Le forze di occupazione israeliane, sostenute e armate dagli Stati Uniti e dall’Europa, continuano la loro guerra coloniale genocida nella Striscia di Gaza per il 351° giorno consecutivo, aggiungendo crimini su crimini, nell’impunità totale e con l’aiuto della vergognosa e immorale disinformazione dei media egemonici.

Da venerdì mattina, decine civili, tra cui bambini e donne, sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nei bombardamenti dell’occupazione israeliana che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza.

Due palestinesi sono stati uccisi in due attacchi nel governatorato settentrionale della Striscia di Gaza, uno dei quali ha preso di mira una casa appartenente alla famiglia Abu Rabie, a Beit Lahia, e il secondo a seguito del bombardamento di un veicolo nella città di Beit Hanoun, che ha anche causato il ferimento di diverse altre persone.

Nella città di Gaza, 18 civili sono stati uccisi in circa sei attacchi separati, il primo dei quali ha preso di mira una casa appartenente alla famiglia Sheikh nel quartiere di al-Daraj, che ha causato l’uccisione di sei persone, tra cui due donne.

A ovest della città di Gaza, tre cittadini sono stati uccisi quando l’occupazione ha bombardato un autobus che trasportava sfollati.

Altre sei persone sono state uccise, tra cui tre bambini e due donne, in un bombardamento che ha preso di mira una casa appartenente alla famiglia Abu al-Hatal nel centro della città.

Un civile è stato ucciso a seguito del bombardamento di un gruppo di cittadini da parte dell’occupazione in strada al-Shaaf, e un cittadino è stato ucciso in un bombardamento di una casa appartenente alla famiglia al-Zard, e un terzo in un bombardamento nei pressi della scuola al-Hurriya nel quartiere di al-Zeitoun.

Sono state segnalate vittime anche in un attacco aereo israeliano contro la casa della famiglia Hajji, nel quartiere di Zeitoun.

Nel governatorato centrale, 10 civili sono stati uccisi in due attacchi: il primo ha preso di mira una struttura che ospitava sfollati, causando l’uccisione di nove civili, tra cui tre bambini e quattro donne, mentre il secondo ha preso di mira un appartamento residenziale a ovest del nuovo mercato nel campo di al-Nuseirat, causando l’uccisione di un cittadino e il ferimento di altri.

Un attacco aereo sulla casa della famiglia Farajallah, nel nuovo campo, a nord di al-Nuseirat, ha causato uno scoppio di incendio nella zona.

Anche l’artiglieria israeliana ha bombardato aree a ovest del campo di al-Nuseirat.

Diverse persone sono rimaste ferite dopo che un attacco aereo israeliano ha bombardato il “Campo 1” a al-Nuseirat.

Nella città di Rafah, nel sud della Striscia, 14 cittadini sono stati uccisi in due attacchi: il primo ha preso di mira un’abitazione di proprietà della famiglia Dhahir, uccidendo 13 persone, tra cui bambini e donne, mentre il secondo ha preso di mira una motocicletta nella zona di Khirbet al-Adas, uccidendo un cittadino e ferendone altri.

Tre persone sono rimaste ferite nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nel quartiere di Abu Taha, nel centro di Khan Yunis.

Un giovane è stato ucciso e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano sulla casa della famiglia Mukhaimer a Khan Yunis.

Le squadre della Difesa civile palestinese hanno anche dichiarato che 3 persone sono state uccise in un attacco israeliano alla casa della famiglia Al-Qaoud, nelle vicinanze dell’University College of Science and Technology a Khan Yunis.

Fonti mediche palestinesi hanno riferito che venerdì 45 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani.

Gli attacchi aerei israeliani di venerdì pomeriggio hanno preso di mira un veicolo e due case nelle città di Gaza e Rafah, uccidendo 10 palestinesi e ferendone altri.

Gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira due case appartenenti alla famiglia Dhheir nell’area di Misbeh, a nord della città di Rafah, nella Striscia meridionale, uccidendo almeno sette civili.

Hanno aggiunto che i caccia israeliani hanno preso di mira un veicolo vicino all’incrocio di Abbas, a ovest della città di Gaza, uccidendo tre civili e ferendone altri.

Israele ha continuato con la sua offensiva genocida sulla Striscia dilaniata dalla guerra ignorando completamente la Corte internazionale di giustizia (ICJ), che in una decisione legalmente vincolante ha ordinato di fermare la sua offensiva militare a Rafah, che potrebbe violare i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio.

Le organizzazioni palestinesi e internazionali affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.

L’aggressione israeliana ha anche causato lo sfollamento forzato di quasi due milioni di persone da tutta la Striscia di Gaza, con la stragrande maggioranza costretta a trasferirsi nella densamente popolata città meridionale di Rafah, vicino al confine con l’Egitto, in quello che è diventato il più grande esodo di massa della Palestina dalla Nakba del 1948.

Video.

Queste sono le voci dei bambini di Gaza che riflettono la loro sofferenza e agonia nel contesto del genocidio israeliano in corso.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi