Genocidio israelo-statunitense a Gaza. 554° giorno, 26° dalla fine unilaterale del cessate il fuoco. CICR: Gaza, un inferno in terra

Genocidio israelo-statunitense a Gaza. 554° giorno, 26° dalla fine unilaterale del cessate il fuoco. CICR: Gaza, un inferno in terra

Gaza-InfoPal. Le forze nazi-sioniste di occupazione israeliane (IOF) hanno continuato la loro guerra genocida sulla Striscia di Gaza per il 26° giorno consecutivo dopo aver posto fine unilateralmente al cessate il fuoco, sostenuti politicamente e militarmente dagli Stati Uniti, lanciando decine di attacchi aerei e raffiche di artiglieria in tutto il territorio, prendendo di mira case e rifugi civili. Si tratta di una campagna sistematica di sterminio contro la popolazione civile di Gaza.

Sono stati segnalati feriti nell’attacco di un drone israeliano che ha preso di mira un’abitazione nel centro di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale.

Vittime, per lo più bambini, sono state trasportate in ospedale in seguito a un attacco aereo israeliano che ha preso di mira una tenda che ospitava sfollati palestinesi a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, ieri sera.

Fonti locali riferiscono che le forze di occupazione israeliane hanno fatto esplodere edifici residenziali nella città di Rafah.

Il ministero della Salute di Gaza ha annunciato venerdì che gli ospedali di Gaza hanno ricevuto 26 martiri, inclusi sei corpi recuperati da sotto le macerie, e 106 feriti nelle scorse 24 ore. Diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, poiché le ambulanze e il personale della protezione civile non riescono a raggiungerle.

Gaza, un inferno in terra.

Il capo del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha descritto Gaza come un “inferno in terra” nel mezzo dell’incessante attacco di Israele.

Le dichiarazioni di Mirjana Spoljaric giungono lo stesso giorno in cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha avvertito che le tattiche di Israele minacciano la stessa sopravvivenza dei palestinesi a Gaza.

Spoljaric ha affermato che ciò che sta accadendo a Gaza rappresenta un “estremo svuotamento” del diritto internazionale.

“Nessuno Stato, nessuna parte in conflitto… può essere esentata dall’obbligo di non commettere crimini di guerra, di non commettere genocidio, di non commettere pulizia etnica”, ha dichiarato Spoljaric alla BBC.

In base alla Quarta Convenzione di Ginevra, le potenze occupanti, come Israele a Gaza, devono garantire ai civili cibo e medicine e proteggere ospedali e operatori sanitari. La convenzione proibisce anche il trasferimento forzato di intere popolazioni dai territori occupati.

“Queste regole si applicano. Sono universali”.

I civili stavano sopportando il peso di un incessante perseguimento di obiettivi militari, ha aggiunto, essendo stati sfollati più volte e le loro case ridotte in macerie.

Dei 36 recenti attacchi aerei verificati dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, tutte le vittime erano donne e bambini.

I commenti del CICR sono gli ultimi di un coro di preoccupazioni provenienti dalle Nazioni Unite e da altre agenzie.

Venerdì, la portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ravina Shamdasani, ha affermato che “l’impatto cumulativo” della condotta israeliana significa che “l’Alto Commissariato è seriamente preoccupato che Israele sembri infliggere ai palestinesi di Gaza condizioni di vita sempre più incompatibili con la loro permanenza come gruppo a Gaza”.

Israele continuava a bombardare le tende nella zona di al-Mawasi, dove aveva indicato alla popolazione di rifugiarsi per la propria sicurezza, ha aggiunto.

Martedì, il Segretario generale delle Nazioni Unite ha avvertito che il blocco israeliano di Gaza viola le Convenzioni di Ginevra e che il territorio sta diventando un “campo di sterminio”.

Lunedì, i responsabili di sei agenzie umanitarie delle Nazioni Unite hanno fatto appello al mondo affinché agisca per salvare la popolazione di Gaza e per rispettare il diritto internazionale fondamentale.

Spoljaric ha anche messo in guardia contro una crescente “disumanizzazione”, in cui la comunità internazionale si allontana nonostante sia chiaro che vengono commessi crimini di guerra.

Le Convenzioni di Ginevra a protezione dei civili sono state create dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha sottolineato, per garantire che tale disumanizzazione non si ripetesse mai più. Abbandonarle trasmette un segnale pericoloso: “tutto è permesso”.

Ma Gaza, secondo Spoljaric, “ci perseguiterà. Ci perseguiterà a lungo perché non si può cancellare la sofferenza… che durerà per generazioni”.

Politiche naziste.

I bombardamenti israeliani, ripresi il 18 marzo, hanno ucciso oltre 1.540 persone, e ferito altre 3.940, secondo il ministero della Salute palestinese. L’esercito israeliano ha costretto quasi 400.000 persone ad abbandonare le proprie case e i propri rifugi.

Israele ha inoltre imposto un blocco totale all’ingresso di cibo, forniture mediche e altri beni dal 2 marzo.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PressTv, PIC, Wafa, The Cradle, Al-Mayadeen; ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa